Perchè il Calendario Gregoriano è sbagliato

Il Calendario gregoriano divide l’anno in sette mesi con 31 giorni, 4 mesi in 30 giorni e un mese con 28 o 29 giorni nell’anno bisestile.

Oggi 3 ottobre si celebra il 434° anniversario dell’introduzione del Calendario Gregoriano. Lo sapete, però, che è sbagliato? L’attuale calendario, quello sul quale noi tutti ci basiamo oggi, non tiene conto del fenomeno della precessione degli equinozi, ossia lo spostamento dell’asse attorno al quale la Terra compie la rotazione giornaliera. Guarda qui l’animazione.

Esso si basa sull’anno del Tropico della durata di 365 giorni 5 ore 48 minuti 46,98 secondi e ha sostituito il calendario giuliano (imposto da Giulio Cesare) che durava 365 giorni 6 ore togliendo 3 giorni ogni 400 anni. Infatti la differenza tra i due calendari è di 11 minuti 13 secondi (365 giorni 6 ore meno 365 giorni 5 ore 48 minuti 46,98 secondi). Ossia 673 secondi l’anno che moltiplicato per 400 anni fa’ 269200 secondi. Un giorno ha 86400 secondi, 3 giorni 259200 secondi percio’ anche togliendo 3 giorni ogni 400 anni (269200 secondi meno 259200 secondi) il 1700, il 1800, il 1900 non sono stati anni bisestili come invece il 2000.

Il calendario gregoriano ha un errore di 10000 secondi ogni 400 anni, 25 secondi ogni anno.

Oltretutto la Terra compie un giro intorno al Sole in anno siderale della durata di 365 giorni 6 ore 9 minuti 9,54 secondi e non in un anno solare a causa del fenomeno della precessione degli equinozi,ossia lo spostamento dell’asse terrestre di 20 minuti 22,56 secondi l’anno. Bisogna far conincidere l’anno solare con l’anno siderale aggiungendo un giorno di 24 ore ogni 72 anni (20 minuti ogni 3 anni sono un’ora, ogni 72 anni 24 ore) altrimenti in futuro il Natale nell’emisfero boreale sara’ in estate.

Per un calcolo ancora piu’ preciso bisogna togliere un’ora ogni circa 1475 anni, poichè l’errore del calendario gregoriano di 25 secondi l’anno (da togliere) si compensa in gran parte con i restanti 22,56 secondi (da aggiungere) dovuti al fenomeno della precessione degli equinozi. Perchè bisogna cambiare il calendario? Per calcolare l’esatta posizione della Terra nel tempo e nello spazio, e per prevedere cosi’ l’orbita di asteroidi, per mantenere nella stessa data gli equinozi e le stagioni. Per far questo il 2009 deve essere un anno bisestile cosi come il 2081 e cosi ogni 72 anni.

Il fenomeno della Precessione degli Equinozi fa sì che i segni zodiacali, che un tempo coincidevano con le zone del cielo occupate dalle rispettive costellazioni, siano oggi in realtà spostati in modo tale che quando, da calendario, si “entra” in un certo segno zodiacale, il Sole di fatto entra nella costellazione che porta lo stesso nome circa un mese più tardi.

Quindi, con buona pace dei creduloni degli Oroscopi, quando una tavola astrologica indica che un certo pianeta “entra” in un segno, essa si riferisce a un settore di cielo occupato in realtà dalla costellazione col nome del segno precedente. Per esempio quando il calendario ci dice che siamo nel segno dell’Ariete, il Sole si trova in realtà nella costellazione dei Pesci. Chi è nato sotto il “segno” dell’Ariete in realtà dovrebbe essere semmai “influenzato” dai “Pesci”… Fra circa 2000 anni il ritardo sarà di 2 mesi e così via.

Le costellazioni non sono mai coincise completamente coi segni a causa delle dimensioni apparenti delle prime (il Leone ad esempio è quasi il triplo del Cancro), per cui il tempo in cui il Sole si trova “davanti” a una costellazione non coincide quasi mai con un mese.

E come se non bastasse, le costellazioni che il Sole attraversa nel corso dell’anno (attraversa nel senso che ci passa davanti osservando dalla Terra) sono in realtà 13 e non 12. Infatti esiste anche la costellazione di Ofiuco (o del Serpentario). Non si capisce perché per l’astrologia questa costellazione non avrebbe “effetto” sulle nostre vite e venga così esclusa. Purtroppo per loro i mesi sono 12 e una costellazione l’hanno dovuta gettare via. Comunque la si metta, chi è nato sotto il segno del Toro, deve andarsi a leggere l’oroscopo dell’Ariete.

Il Calendario Maya vs il Calendario Gregoriano

Il calendario Maya è basato sulle funzioni dell’Albero Cosmico e sull’energia, variabile, che questa “struttura” trasmette alla terra. Per cui il calendario esprime un tipo di tempo completamente differente da quello espresso dagli altri calendari conosciuti. Questi ultimi, come il calendario gregoriano, l’islamico, il buddista e l’ebreo, sono puramente basati su cicli fisici, astronomici. Di conseguenza, essi riflettono lo scorrere di un tempo continuo e sequenziale. Questo aspetto del tempo, chiamato “Chronos” dai Greci, è l’unico percettibile nel mondo moderno.

Ma il calendario Maya è basato su un’altra qualità del tempo. Non un tempo costruito sullo scorrere prevedibile e continuo della materia (cioè, delle stelle e dei pianeti) dovuto a semplici forze gravitazionali, ma uno fondato su maturazioni energetiche (consapevolezze individuali e di gruppo) che i Greci chiamavano Kairos. Il momento giusto od opportuno nel quale qualcosa di speciale accade. Il concetto non è del tutto sconosciuto alla mente occidentale. Nel gergo comune, si parla del “tempo propizio” per fare un’azione e si pensa all’”energia sufficiente” perché qualcosa accada.

In questo senso, il calendario Maya è quantizzato sia nel tempo sia nell’energia cosmica che esso descrive. In questa visione il tempo non è un flusso continuo come potrebbe essere lo scorrere dell’acqua di un fiume, ma si presenta in “pacchetti” discreti di natura energetica. Il calendario descrive anche i diversi stati energetici dell’Albero Cosmico le cui energie, bagnando la terra, definiscono momenti importanti per la nostra vita individuale, per le civiltà umane, per la terra tutta.

Questi stati energetici cosmici “quantizzati” si manifestano sulla terra, ad esempio, nelle varie ere geologiche e storiche che hanno marcato il pianeta. E’ notevole notare come nessun altro calendario esistente, basato puramente sul movimento degli astri, è in grado di spiegare le evoluzioni geologiche discontinue (si basti pensare alla periodica inversione dei poli magnetici terrestri), le documentazioni fossili interrotte (vedi l’improvvisa scomparsa dei dinosauri) o i cambiamenti repentini nella storia dell’uomo. Tutti eventi inspiegabili che hanno plasmato la terra fin dal suo inizio.

Il picco energetico del 25 luglio e la distruzione della civiltà Maya. La precisione del calendario Maya nel descrivere le forze cosmiche e la loro influenza sulle vicende terrestri è anche dimostrata dalla caduta stessa della civiltà Maya, avvenuta per mano degli invasori spagnoli nell’anno 1541. Il calendario Maya si basa, come separazione tra i vari anni, su un “giorno fuori dal tempo”, un giorno variabile di anno in anno.

25 luglio, il giorno fuori dal tempo per i Maya

Ad esempio, nell’anno 694 esso cadeva il 12 febbraio. Questo “strano” giorno è quello che precede, per quell’anno, l’inizio del nuovo calendario. Nell’anno 1541 il “giorno fuori dal tempo” cadeva (nel “nostro” calendario gregoriano), proprio il 25 luglio.

Vedendolo impregnato della sua influenza cosmica, questo è il giorno energeticamente più forte dell’anno per quanto riguarda la capacità di risonanza delle vibrazioni solari con le energie mentali e non solo dell’uomo (e con le forze della natura). Se usato appropriatamente e con intenzione, il giorno può fornire realizzazioni importanti sia al singolo sia al gruppo.

Evidentemente, il 25 luglio, giorno che forniva l’imprinting energetico al calendario Maya di quell’anno, è stato usato (non intenzionalmente) dagli invasori spagnoli come un amplificatore delle loro volontà ed azioni. Da ciò si spiega la facilità della conquista e la passività della popolazione durante l’invasione. E’, comunque, anche da notare che la massa dei suoi (saggi) abitanti, in previsione dell’evento, si era rimossa dal pianeta centinaia di anni prima…

Al presente, il 25 luglio è usato come data di partenza fissa (giorno fuori dal tempo) del cosiddetto “calendario delle 13 lune”. Questa è una variazione moderna ed energeticamente meno attendibile del classico calendario Maya.

Fonti: nibiru2012.it, wikipedia.it, 13lune.it, amadeux.it, centrometeo.com.

Andrea TosiScienzaTopCalendario Gregoriano,Calendario Maya,Maya
Il Calendario gregoriano divide l'anno in sette mesi con 31 giorni, 4 mesi in 30 giorni e un mese con 28 o 29 giorni nell'anno bisestile. Oggi 3 ottobre si celebra il 434° anniversario dell'introduzione del Calendario Gregoriano. Lo sapete, però, che è sbagliato? L'attuale calendario, quello sul quale noi...