NASA: il motore 'impossibile' EmDrive funziona nel vuoto, e' arrivato il viaggio Warp di Star Trek?

L’anno scorso la NASA aveva scatenato la critica scientifica pubblicando un report nel quale assicurava che un motore funzionava contro ogni legge della fisica. I piu’ scettici assicravano che questo propulsore “impossibile” non avrebbe mai funzionato nel vuoto dello spazio. E invece si sono sbagliati, ancora una volta.

Il motore in questione si chiama EmDrive. E’ stato inventato dall’ingegnere britannico Roger Shawyer nel 2006 attirandosi subito la critica negativa della comunita’ scientifica in quanto questo propulsore era contro le leggi attuali della fisica.

Motore EmDrive

Come funziona EmDrive?

Questo motore non brucia nessun tipo di combustibile convenzionale per generare l’impulso. Semplicemente trasforma elettricita’ in impulso muovendo microonde all’interno di un recipiente. Secondo la legge della conservazione del movimento, questa cosa e’ impossibile.

Nel 2008, un gruppo di ricercatori cinesi, pubblicarono uno studio dove veniva confermato che EmDrive funzionava per davvero, pero’ nessuno ha creduto a questi scientifici. Piu’ tardi la Nasa aveva costruito il suo proprio EmDrive e inizio’ a fare le sue prove. I risultati furono positivi ma con qualche riserbo. Il principale di questi, era che nessuno, tantomeno la Nasa, era riuscito a spiegare esattamente come era possibile che questo propulsore potesse funzionare.

Harold White, scienziato della NASA, ci regala questa spiegazione: “L’impulso del propulsore EmDrive potrebbe essere generato dal vuoto quantistico, un concetto della teoria quantistica dei campi (QFT) che si riferisce allo stato quantico con la minor energia possibile. Questo vuoto si comporterebbe como gli ioni che funzionano da propellente per il motore magnetoidrodinamico, un sistema che elettrifica le particelle e le dirige attraverso campi magnetici per impulsare una nave spaziale nella direzione opposta”.

Qualcosa come i motori ionici, pero’ senza bruciare alcun combustibile oltre quello fornito dal vuoto quantistico. Da qui il sogno favoloso e futuristico: il motore di cui l’umanita’ sta aspettando dai tempi della saga di Star Trek, per viaggiare verso altri pianeti nella galassia.

La prima prova nel vuoto di EmDrive

L’informativa della NASA dell’anno scorso aveva ricevuto molte critiche. Molti scettici avevano attribuito i risultati positivi alle interferenze nei sistemi utilizzati per misurare la quantità di moto di Emdrive. E’ stato anche detto che il presunto “impulso” potrebbe essere stato causato da correnti di convezione termica causati a loro volta dalle microonde liberate nel processo. Se queste osservazioni sono corrette, si dovrebbe dire che il motore Emdrive non potrebbe mai lavorare nel vuoto come quello dello spazio.

E invece EmDrive funziona. La NASA ha appena rilasciato i nuovi dati sul sito internet NASA Space Flight dove ha discusso il documento originale. Gli scienziati dell’agenzia dicono, in sostanza, di aver esaminato le prove e di aver provato Emdrive in una camera a vuoto. Il motore continua a fornire impulsi. Anche in questo caso, la NASA ha pubblicato i risultati per permette alla comunita’ scientifica di analizzare e proporre nuove osservazioni, obiezioni o miglioramenti.

L’impulso che genera un motore Emdrive, dipende esclusivamente dalla potenza elettrica applicata ad esso. Un motore di 100 Watt generano soltanto 50 micronewtons di impulso, ma un motore alimentato da un generatore nucleare tra 1 e 100 megawatt, non solo sarebbe perfettamente adatto per regalare la propulsione a navi in viaggi spaziali, lo rivoluzionerbbe totalmente.

Sono le basi per la creazione di un motore a curvatura Warp

Secondo i calcoli della NASA, un motore Emdrive alimentato da un generatore nucleare portatile di 2 megawatt, permetterebbe ad un veicolo spaziale con equipaggio umano di arrivare su Marte in soli 70 giorni. Con meno ambizioni, si potrebbe dire che un propulsore di questo tipo con solo 6 kilowatt (energia ottenuta con pannelli solari) potrebbe produrre lo slancio necessario per mantenere un satellite in orbita geostazionaria a tempo indeterminato e, quindi, ridurre l’onere che i razzi attuali hanno per metterlo in orbita da 3 tonnellate a solo 1,3. Allo stesso modo, permeterebbe alla Stazione Spaziale Internazionale di continuare i suoi anni di vita senza che le navi che si accoppiano con essa debbano “spingerla” di tanto in tanto per correggere la sua orbita.

Entrando nel fantastico mondo della fiction, se si riesce a spiegare come funziona il motore Emdrive e riuscire a replicarlo, aumentando il suo potere e perfezionandolo, questo motore potrebbe essere il punto di partenza per i motori a curvatura Warp (quelli di Star Trek) in grado di piegare lo spazio-tempo per viaggiare piu’ veloci della luce. La NASA ha gia’ fatto le prime prove con quello che e’ fondamentalmente un motore Emdrive in un contenitore a forma di pillola.

I risultati registrati attraverso un interferometro sono coerenti. Naturalmente, abbiamo davanti ancora molti anni di sviluppo e, soprattutto, per raggiungere una spiegazione valida per i motori Emdrive. Come spiega la NASA stessa: “Dopo diversi report coerenti che hanno registrato spinta da parte del motore Emdrive negli Stati Uniti, Regno Unito e Cina (con livelli di spinta che superano diverse migliaia di volte quelle di un razzo Photon, e ora confermato anche sotto vuoto) e’ fondamentale rispondere a una domanda: Da dove viene l’impulso?“.

Fonte: Gizmodo e NASA Space Flight.

Federica SantoniScienzaNASA,Spazio,Star Trek,Teoria quantistica,Viaggi
L'anno scorso la NASA aveva scatenato la critica scientifica pubblicando un report nel quale assicurava che un motore funzionava contro ogni legge della fisica. I piu' scettici assicravano che questo propulsore 'impossibile' non avrebbe mai funzionato nel vuoto dello spazio. E invece si sono sbagliati, ancora una volta. Il motore...