Il Compleanno della Grande Cometa Hale-Bopp 1997 | Astronomia

Nel 1997 la famosa cometa Hale-Bopp ci illuminava dall’alto del suo cammino nello spazio creando un meraviglioso spettacolo nel cielo serale. È stata, probabilmente, la cometa più osservata del XX secolo e una delle più luminose mai viste da molti decenni. È stata definita come la Grande Cometa del 1997. Fu visibile a occhio nudo per ben 18 mesi, il doppio della Grande Cometa del 1811 (C/1811 F1). La sua osservazione permise importanti scoperte e ulteriori passi avanti alla scienza cometaria.

Una scoperta che alterò il quieto vivere dell’Astronomia

La Cometa Hale-Bopp venne scoperta il 23 luglio di due anni prima che tutto il pianeta la potesse ammirare a occhio nudo, nel 1995. Quest’anno quindi si celebra il suo 22° compleanno. Indicata formalmente con la sigla C/1995 O1, la cometa Hale-Bopp venne scoperta da due osservatori indipendenti, Alan Hale, astronomo e Thomas Bopp, astrofili, entrambi statunitensi, quando si trovava ancora molto lontano dal Sole.

Una fatto curioso sulla scoperta della Cometa Hale-Bopp nella costellazione del Sagittario, è che Alan Hale si trovava nel suo osservatorio in Nuovo Messico, mentre Thomas Bopp si trovava vicino a Stanfield in Arizona e stava osservando, con il telescopio di un suo amico, cluster di stelle e galassie. I due fecero la stessa scoperta praticamente nella stessa notte. Entrambi si resero subito conto che Hale-Bopp non era una cometa ordinaria. Brilla va troppo rispetto alla maggior parte delle comete scoperte orbitare all’enorme distanza compresa tra Giove e Saturno: Hale-Bopp aveva una chioma già osservabile.

Per farvi capire l’eccitazione del momento, la altrettanto famosa Cometa di Halley, quando venne scoperta era 50 mila volte più debole della Cometa Hale-Bopp. Con le successive indagini si evidenziò come il suo nucleo aveva un diametro di 50 km, pressappoco tre volte le dimensioni della Cometa di Halley. Hale-Bopp divenne visibile a occhio nudo nell’estate del 1996.

Il perielio della Cometa Hale-Bopp

Mentre i media di tutto il mondo alimentavano la notizia, rinforzati anche dalle immagini del suo avvicinamento pubblicate su un emergente Internet, il passaggio al perielio della Cometa Hale-Bopp, il 1º aprile 1997, offrò una visione estremamente spettacolare.

Risplendeva luminosissima, più di qualsiasi stella del cielo, eccetto Sirio, e le sue code si allungavano di 30-40 gradi nel cielo. Ogni giorno la cometa era visibile poco prima che fosse completamente buio. Nel momento in cui passò al perielio, molto vicina al Sole, la cometa era visibile per tutta la notte agli osservatori dell’emisfero boreale. Era abbastanza luminosa da essere osservabile da tutti, persino nel cielo delle grandi metropoli soggette a inquinamento luminoso.

I record della Cometa, nel bene e nel male

La Cometa Hale-Bopp batté molti record, senza ombra di dubbio. È stata la cometa scoperta più lontana dal Sole, quella con il nucleo cometario più grande conosciuto, quella che rimase visibile ad occhio nudo per un periodo più che doppio rispetto a quelle precedenti conosciute. Inoltre brillò di magnitudine 0 per otto settimane, più di qualsiasi altra cometa osservata nei cento anni precedenti.

Purtroppo la cometa ha avuto anche un record in negativo. Al suo apice di massima brillantezza è anche collegato il suicidio di massa avvenuto nel marzo 1997 da parte dei membri della religione ufologica nota come Heaven’s Gate. Ecco il link alla fonte riportata nel The New York Times, il 29 marzo 1997.

Dopo il 1997 la sua orbita è cambiata per colpa di Giove

Gli astronomi pensano che si è avvicinata per la prima volta al perielio 4200 anni fa. La sua orbita, quasi perpendicolare al piano dell’eclittica, ha subito nel marzo 1997 una alterazione a causa della interazione gravitazionale con Giove. Proprio per questo si è arrivati alla conclusione che l’orbita della cometa si sia considerevolmente ridotta e si suppone che possa ritornare all’interno del sistema solare tra circa 2380 anni.

Una delle scoperte più importanti su Hale Bopp è che essa possiede tre code, tra queste una debole coda al sodio, abbastanza inusuale per una cometa. La coda al sodio consiste in atomi neutri e si estende per 50 milioni di km in lunghezza.

Gli scienziati hanno anche rilevato una presenza insolita e abbondante di deuterio, circa il doppio, sotto forma di acqua pesante rispetto alla quantità riscontrabile negli oceani terrestri. Un fatto tipico di tutte le comete e che fa sostenere la teoria che gli impatti cometari possono essere stati una sorgente significativa per spiegare l’acqua presente negli oceani sulla Terra, anche se essi non possono esserne l’unica sorgente.

Osservazioni spettroscopiche hanno inoltre rivelato la presenza di molte specie chimiche organiche, tra le quali alcune mai individuate prima in altre comete.

Astronomy Picture of the Day

Infine, la Cometa Hale-Bopp è stata scelta, ovviamente, come “Astronomy Picture of the Day” dalla NASA il 24 novembre del 2013 (link). L’agenzia spaziale americana accompagna la foto con questo testo: “Per il fatto che la Cometa ISON si sta avvicinando al Sole questa settimana, gli appassionati di cielo intorno alla Terra aspettano di vedere se le code saranno ancora più spettacolari di quelle visualizzate dalla Cometa Hale-Bopp”.

Il documentario

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