Uno studio sul DNA ha evidenziato come gli antenati degli Aborigeni Australiani hanno migrato dall'Africa prima del resto dell'umanità.
Gli Aborigeni Australiani (foto) sono le più antiche persone viventi sul pianeta Terra e dei loro antenati lasciarono l’Africa prima rispetto al resto dell’umanità.
Questo è stato determinato dal lavoro di un gruppo di scienziati che in quattro ricerche pubblicate sulla rivista Nature, che analizzato la prima lettura del genoma di 83 nativi di quel continente, e altre 25 persone di Papua Nuova Guinea.
Il confronto dei genomi aborigeni con quelli del resto dell’umanità, tra cui i loro vicini asiatici, dimostra che hanno “migrato dall’Africa prima” di altri esseri umani moderni, 60 mila anni fa o più, quando la attuale Australia e Papua nuova Guinea erano unite in un solo continente. Molti millenni dopo, quando la crescita del livello del mare isolava Australia e Guinea, i due gruppi hanno interrotto il loro flusso genetico con il risultato che la loro distanza genetica è ora simile a quella che adesso separa europei e asiatici orientali.
Genomes confirm Aborigines as first Australians. https://t.co/YlbMF1gPJe pic.twitter.com/ppuFo4zECt
— The Australian (@australian) September 21, 2016
Neanche quella dell’aborigeno, comunque, è stata la prima migrazione degli esseri umani moderni dall’Africa. In altre ricerche, Luca Pagani e i suoi colleghi del Estonian Biocentre di Tartu (in Estonia) mostrano che gli attuali abitanti di Papua Nuova Guinea portano nel loro genoma segni evidenti (oltre il 2% del DNA) di una popolazione umana ancora più vecchia. Un gruppo umano che si era separato dagli africani prima che lo facessero gli eurasiatici.
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