UFO Crash Roswell Sovietica: scontro sulla base segreta Kapustin Yar, l’area 51 URSS-Russia

UFO, Area 51 (quella della Russia) e Alieni, sono sempre i perfetti protagonisti di una qualsiasi storia. Nel corso dell’ultimo secolo innumerevoli segreti sono rimasti all’ombra della “cortina di ferro”. Tra questi una serie cinquantennale di enigmatici eventi che annoverano caduta di UFO sulla terra, misteriosi combattimenti aerei ed episodi di reingegnerizzazione sotterranea. Nella più segreta tra tutte le basi della ex Unione Sovietica, Kapustin Yar. C’è chi si spinge ad affermare che in questa base, nel 1948, si sia verificato un misterioso incidente. Lo spettacolare schianto di un UFO.

“Era il 1948. E nel cielo sulla base più sensibile dell’unione sovietica comparve tutto ad un tratto un cilindro”, racconta uno dei protagonisti del documentario “Soviet UFO” di History Channel. “Non c’è dubbio sul fatto che Stalin fosse interessato ai dischi volanti o più in generale alla tecnologia aliena“.

“Io non credo a nulla se non ho le prove ma in questo caso specifico io so e ne sono certo, che gli Ufo sono stati a Kapustin Yar“. “Questa base era in cima alla lista delle strutture sovietiche monitorate dagli Stati Uniti”.

Supereremo il filo spinato che cinge Kapustin Yar. Vi sveleremo per la prima volta, testimonianze dettagliate e Top Secret, sul presunto incidente extraterrestre.

La ricerca che ha fatto seguito all’incidente, aiutò forse i sovietici a vincere la corsa allo spazio?

“Sono certo che i sovietici abbiamo fatto del loro meglio per reingegnerizzare tutto cio’ che finiva nelle loro mani. Tecnologie americane e tedesche, o tecnologie aliene“.

Dalle immagini inedite di questa base Top Secret alla esclusiva esplorazione nelle profondità di Kapustin Yar, nel Centro di Ricerca sugli UFO. Nel filmato si parla anche dell’esplosione di Tunguska.

Di seguito il documentario che parla dell’UFO crash del 1948, un enigma che gli esperti di Ufo dediniscono ancora oggi la Roswell sovietica, e la base segreta di Kapustin Yar.