TERREMOTO CAMPANIA – Una significativa scossa di terremoto a Napoli ha colpito nella serata del 13 maggio 2025, generando forte preoccupazione tra i cittadini. L’evento sismico, registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha avuto una magnitudo di 4.4 ed è stato avvertito in maniera nitida in numerosi quartieri del capoluogo campano.
L’epicentro del sisma è stato localizzato nei Campi Flegrei, un’area già sotto osservazione per l’intensa attività vulcanica e sismica delle ultime settimane. Secondo l’ultimo bollettino dell’INGV, la scossa si è verificata a 3 chilometri di profondità, con epicentro a 3 km da Pozzuoli e 4 km da Bacoli, entrambi comuni della zona flegrea.
La scossa di terremoto è stata chiaramente percepita nei quartieri occidentali di Napoli, in particolare nelle zone di Fuorigrotta, Bagnoli e Pianura. Tuttavia, anche nel centro storico di Napoli e in altre aree più centrali, i residenti hanno avvertito il movimento del suolo. Numerose persone si sono riversate in strada, preoccupate da un fenomeno che ha riportato l’attenzione sull’attività sismica nell’area metropolitana napoletana.
Al momento non si registrano danni a edifici né feriti, ma la scossa ha riacceso i timori legati alla crisi bradisismica in atto nell’area dei Campi Flegrei, dove da mesi si susseguono eventi sismici di bassa e media intensità. La popolazione resta in allerta, mentre gli esperti monitorano costantemente l’evoluzione dello sciame.
I Campi Flegrei, situati a ovest di Napoli, rappresentano una delle caldere vulcaniche più attive d’Europa. La loro storia geologica e la presenza di fenomeni come il bradisismo — l’innalzamento e l’abbassamento periodico del suolo — rendono la zona particolarmente vulnerabile a fenomeni sismici. Gli eventi recenti sono l’ennesima conferma di una condizione geodinamica in evoluzione.
Le autorità locali, in collaborazione con la Protezione Civile, stanno proseguendo nel monitoraggio della situazione. In molte aree dei Campi Flegrei sono già in atto piani di emergenza e simulazioni di evacuazione per preparare la popolazione a eventuali scenari più critici.
Il sisma rappresenta un ulteriore campanello d’allarme per l’intera area metropolitana di Napoli, che si trova a convivere quotidianamente con il rischio sismico e vulcanico. La popolazione resta vigile, mentre si moltiplicano le richieste di aggiornamenti e rassicurazioni da parte delle autorità competenti.
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