costi considerare assemblare Formula 1

Una domanda a cui non corrisponde una risposta univoca, nonostante la F1 applica dal 2021 un budget cap, che nell’annata in corso si attesta sui 140 milioni di dollari: questa cifra rappresenta il tetto che un team deve rispettare nella realizzazione della vettura, dal quale sono escluse le spese per marketing, ingaggi di piloti e dei tre membri più pagati della squadra.

Detto questo, torniamo al quesito iniziale, approfittando delle indicazioni date dall’infografica sui costi della F1 redatta qualche mese fa in vista dell’inizio di una stagione finora dominata dalla Red Bull e da Max Verstappen.

Una dinamica ricorsiva in questa prima fase di calendario nelle gare delle monoposto che sta rendendo complicata la vita per chi è appassionato e segue le ultime notizie, quote e pronostici legati alle scommesse per la F1: difficile infatti immaginare un risultato diverso al termine della gara della domenica, anche se le monoposto in pista hanno tutte un costo vertiginoso. Quanto alto? Scopriamolo insieme.

Una monoposto da circa 8 milioni di dollari: i costi di cui dover tenere conto

Conviene partire dalla fine, dalla somma che come sempre fa il totale: una monoposto di Formula 1

costa otto milioni di dollari. Una spesa ingente – senza tenere conto di tutto ciò che ruota “attorno” alle auto – che vive di componenti dal peso, dall’importanza e ovviamente anche dal costo completamente diverso tra loro. Il “pezzo” fondamentale del puzzle è la power unit, il cui costo medio è di circa 5 milioni di dollari (e quindi, come potete ben capire, è quella che determina più del 50% del costo complessivo della monoposto). A quello poi si aggiunge un altro milione di dollari speso per costruire il telaio della macchina, mentre 500.000 dollari vengono investiti in media per il cambio. Questi sono di gran lunga i tre componenti che catalizzano la quota parte maggiore delle spese.

Sono però circa 14.500 le parti che compongono una monoposto e per questo il costo totale poi lievita ancora di più: dai 170.000 dollari spesi per mettere in piedi il sistema idraulico, ai 150.000 che vanno via per l’ala anteriore – più costosa di quella posteriore con DRS, che comunque porta le scuderie a sborsare altri 100.000 dollari. Una cifra tonda – giusto in maniera orientativa – è quella che riguarda gli pneumatici, che portano via circa 2.000 dollari a ruota: considerando l’investimento per l’intera stagione di Formula 1 quindi si arriva circa a 900.000 dollari complessivi (una spesa che cambia le prospettive del “banale” cambio gomme che tutti noi siamo chiamati a fare quando inizia a fare freddo).

Per chiudere, una menzione speciale la meritano i costi aggiuntivi. Tali spese possono essere davvero imponenti a seguito di alcuni incidenti, e possono diventare difficilmente sostenibili per i team più modesti. Per dare alcuni numeri, nell’intero arco del 2021, Mick Schumacher è il pilota che ha apportato i maggiori danni al proprio team in termini di spese: oltre 5 milioni di dollari sono i soldi spesi dalla Haas per il tedesco. Emblematico l’incidente a Monaco che è costato alla scuderia americana circa 1.300.000 dollari. Ecco, in quel caso un piccolo errore può davvero costare caro.

Antonio VivesSportFormula 1
Una domanda a cui non corrisponde una risposta univoca, nonostante la F1 applica dal 2021 un budget cap, che nell’annata in corso si attesta sui 140 milioni di dollari: questa cifra rappresenta il tetto che un team deve rispettare nella realizzazione della vettura, dal quale sono escluse le spese...