Le conseguenze della crisi economica che attanaglia il Paese e che troppo spesso si cerca di nascondere, si traducono in numero di italiani che lasciano l’Italia per andare a...
Le conseguenze della crisi economica che attanaglia il Paese e che troppo spesso si cerca di nascondere, si traducono in numero di italiani che lasciano l’Italia per andare a vivere all’estero. Un recente sondaggio condotto da AISE che riguarda la voglia di scappare dall’Italia di una fetta troppo significativa di nostri connazionali, dimostra questa tendenza.
A documentarlo c’è il decreto interministeriale (Viminale – Farnesina) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio che ogni anno “certifica”, al 31 dicembre dell’anno precedente, il numero degli italiani residenti all’estero, così come previsto dalla Legge Tremaglia sul voto all’estero.
Il numero dei connazionali nel mondo continua a salire e sarebbe curioso conoscere quant di questi sono pensionati. A parte che i pensionati di solito fanno i sei mesi più caldi in Italia e gli altri sei mesi alla ricerca di terre straniere con clima più mite tipo Messico, Colombia, Panama, Ecuador e Costa Rica su tutti. In totale sono 4.975.299, la maggior parte risiede in Europa (2.686.431); segue l’America meridionale (1.559.591); quindi l’America settentrionale e centrale (451.186) e infine la ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide (278.091).
L’anno scorso gli italiani residenti all’estero erano 4.811.163. Dunque c’è stato un aumento di 164.136 persone. Proseguendo nel confronto con i dati del decreto 2016, in Europa gli italiani all’estero sono aumentati di 96.394 unità (2.590.037 nel 2015); 46.896 in più in America Latina (erano 1.512.695), 13.476 in più in America del Nord (erano 437.710), e 7.370 in più in Africa, Asia, Oceania e Antartide (erano 270.721).
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