Non ha trovato l’uscita dal tunnel della depressione la sfortunata Tiziana Cantone (31 anni nella foto) di Casalnuovo di Napoli. Si è tolta la vita impiccandosi con un foulard nella casa in cui viveva con la madre. L’incubo della donna era iniziato dopo aver condiviso alcuni filmati osè con amici su WhatsApp. Uno di questi amici, senza avvisare Tiziana, condivide quasi per gioco questi video sui social Facebook e Twitter.
I video diventano virali e immaginatevi i commenti della gente. Saranno proprio questi commenti e i memi con la frase “Stai facendo il video, bravo” a provocare un solco profondo nella vita di Tiziana incapace di voltare pagina.
Si era trasferita in Toscana iniziando anche l’iter per cambiare identità e provare a rifarsi una vita. Ma il peso della vergogna provocata da un linciaggio generale nei social network, probabilmente, è stato più incisivo della sua forza di vivere.
La giustizia deciderà chi ha commesso degli errori in questa triste vicenda di cronaca. L’avvocato difensore della donna aveva ottenuto la rimozione d’urgenza dei filmati incriminati da internet, dopo aver citato in tribunale i vari Google, Youtube, Facebook Ireland e Yahoo Italia, oltre a tutte le persone coinvolte nella vicenda. Una vita rovinata che, come detto anche dal giudice Monica Marrazzo, avrebbe potuto avere un esito differente se i video sarebbero stati eliminati in tempo.
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