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Problemi con il farmaco “Advil” della Pfizer per bambini e neonati

RITIRO FARMACI – Health Canada, l’Agenzia canadese che si occupa di supervisionare e regolare il mercato dei prodotti alimentari, sanitari e cosmetici, ha annunciato il richiamo volontario da parte della casa farmaceutica Pfizer di 124 lotti di “Advil“, specialità medicinale liquido per bambini e neonati. Secondo l’agenzia canadese i lotti sono stati ritirati poichè il dosaggio del medicinale a base di ibuprofene potrebbe essere incoerente nei prodotti se non vengono agitati come indicato nei bugiardini prima dell’uso.

In particolare Health Canada avverte che i prodotti richiamati sono “Advil gocce” per uso Pediatrico, “Advil freddo” per bambini, “Advil febbre da raffreddore o influenza” per bambini, “Advil” per bambini e “Advil gocce febbre da raffreddore o influenza” per uso pediatrico. Health Canada raccomanda i consumatori che hanno acquistato questi lotti di specialità medicinale di non utilizzarli e di tornarli in farmacia per il rimborso. I genitori che hanno dato questi prodotti ai loro figli dovrebbero consultare il proprio medico.

Per conoscere l’elenco completo dei prodotti richiamati si può consultare il sito web di Health Canada. Come tutti i medicinali, anche un sovradosaggio di ibuprofene, può causare effetti indesiderati. La maggior parte dei pazienti che hanno ingerito quantitativi significativi di ibuprofene manifesteranno i sintomi entro 4-6 ore. I sintomi di sovradosaggio più comunemente riportati comprendono: nausea, vomito, dolore addominale, letargia e sonnolenza. Gli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) includono mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni e perdita della coscienza. Raramente sono stati anche riportati nistagmo, acidosi metabolica, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinale, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dell’apparato respiratorio. Sono stati riportati disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicità cardiovascolare comprendente ipotensione, bradicardia e tachicardia.

Nei casi di sovradosaggio sono possibili insufficienza renale e danno epatico. Inoltre non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio di ibuprofene. In caso di sovradosaggio è pertanto indicato un trattamento sintomatico e di supporto. E’ pacifico che il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. Alla luce dell’allerta sanitaria canadese, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiede all’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA) e al Ministro della Salute, di verificare se il ritiro potrebbe interessare anche il mercato italiano ed europeo.

Andrea Tosi

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