È ora di smettere di mangiare la Nutella con l’olio di palma

Nutella, la dolce cream di cioccolata e nocciola e … olio di palma. Quest’ultimo prodotto però è stato segnalato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) come “sostanza a rischio per la salute“. Possibili effetti tossici o cancerogeni di alcuni contaminanti, dunque, “che si sviluppano durante il processo produttivo di questo grasso e di altri olii vegetali a temperature al di sopra dei 200 gradi”. E come non poteva esserlo visto che l’olio di palma è materia prima nella formulazione di molti saponi, polveri detergenti, e pure come combustibile di fonte agroenergetica.

La notizia ha fatto il giro del mondo facendo perdere d’immagine a Ferrero. L’olio di palma è uno dei grassi meno cari sul mercato, sostituirlo, secondo l’agenzia Reuters, costerebbe a Ferrero dagli 8 ai 22 milioni di dollari in più ogni anno (fino a 20,69 milioni di euro). Ferrero si è messa sulle difensive dichiarando:

“Fare la Nutella senza olio di palma significherebbe offrire ai nostri clienti un prodotto inferiore all’attuale, sarebbe un passo indietro”.

E’ triste che l’essere umano sia così arrogante ed egosita che solamente si preoccupa quando viene messa in pericolo la sua esistenza. Speriamo che la segnalazione dell’Efsa e questo articolo, serva per far ridurre al minimo il consumo della Nutella nel mondo e soprattutto dell’olio di palma. Solo in questo modo si potrà ridurre l’abbattimento di palme, la distruzione degli habitat, estinzione di animali come l’abbattimento di 500 mila oranghi a causa della deforestazione. E lo sfruttamento di lavoro minorile in Indonesia e Malesia per la produzione dell’olio di palma dove lo mettiamo?