Doping, INCREDIBILE! Ciclista di 14 anni positivo al Mesterolone

Incredibile notizia dal mondo del ciclismo e che interessa la giovane età. La piaga del doping si è purtroppo estesa arrivando ad atleti che sono poco più che bambini. Si registra, infatti, un vero record negativo nella lotta all’uso di sostanze. Un test di Nado Italia ha trovato positivo al Mesterolone, un potente anabolizzante, un ciclista di appena 14 anni.

Il controllo è stato effettuato in occasione di una gara regionale. L’atleta è stato subito sospeso dal tribunale nazionale antidoping del Coni, su proposta della Procura. La prima sezione del Tribunale nazionale antidoping ha provveduto ad accogliere l’istanza cautelare proposta dalla Procura nazionale antidoping.

Caso Doping: il commento dell’esperto

Carlo Tranquilli, presidente della sezione Lazio della Federazione medici sportivi (Fmsi), già medico della Nazionale Under 21 di calcio e medico sportivo esperto in materia di lotta al doping, ha così commentato, al telefono con l’Ansa, il caso del ciclista 14enne trovato positivo ad un test della Nado Italia effettuato in occasione di una gara regionale.

“Ricorrere al doping nello sport è già qualcosa che ha a che fare con il crimine. In un caso come questo, siamo di fronte ad un crimine contro l’umanità. È follia. Qui siamo ben oltre il delitto ordinario. Una cosa fuori da ogni logica, che è in ogni caso perversa già di suo. Ma di fronte ad un bambino, perché a 14 anni siamo di fronte praticamente ad un bambino, il quadro si fa davvero inquietante. Ormai anche a livello giovanile il doping è così fortemente radicalizzato”.

“Ebbene, ciò vuol dire che quei bambini hanno intorno delle vere e proprie organizzazioni criminali. Il Mesterolone è un anabolizzante che dà problemi collaterali micidiali. Somministrarlo ad un 14enne vuol dire rovinarlo nel pieno della sua crescita. Perché ciò potrà avere ricadute ormonali, a livello sessuale, cardiovascolari e potenzialmente anche tumorali. E tutto questo fin dal primo utilizzo, non sono rischi che insorgono solo dopo un uso prolungato. Perché a quell’età un bambino è ancora in fase di sviluppo e quindi si va ad incidere negativamente su quel processo”.

“Ogni campagna educativa – un link interessante a tal proposito – si arena davanti alle reali possibilità di un bambino di difendersi da chi ha intorno. Quindi, l’unica via d’uscita è puntare sul ruolo delle famiglie e della scuola. Chi ha responsabilità educative deve insistere sul senso originario dello sport. Non si può insegnare solo a pedalare e a correre, ma anche l’etica e lo spirito sano di ogni disciplina. Chi lavora con i bambini deve riflettere su questo aspetto, altrimenti lo sport muore. E purtroppo rischiano di morire anche molti di quelli che lo praticano senza rispetto delle regole…”.

Federica SantoniCronacaTopCiclismo,Doping,Mesterolone
Incredibile notizia dal mondo del ciclismo e che interessa la giovane età. La piaga del doping si è purtroppo estesa arrivando ad atleti che sono poco più che bambini. Si registra, infatti, un vero record negativo nella lotta all'uso di sostanze. Un test di Nado Italia ha trovato positivo...