Un team dell’Università di Brown, negli Stati Uniti, ha autentificato il Codice Grolier, manoscritto in lingua maya datato XIII secolo e che fino ad oggi si credeva essere un falso. Il manoscritto è stato scoperto nel 1965 da alcuni saccheggiatori in una grotta asciutta in Chiapas (messico). Adesso viene conservato presso la Sezione di Archeologia del Museo Nacional de Antropologia di Città del Messico.
Dopo questa autentificazione il Codice Grolier si trasforma non solo nel testo più antico dei quattro codici maya, ma bensí nel manoscritto nativo più antico del Nuovo Mondo (foto).
Il manoscritto, realizzato con carta ricavata dalle fibre del legno di Ficus cotonifolia ricoperta di calce e colorato, è di 11 pagine. Al suo interno iconografia maya associata con rituali e un calendario sul movimento di Venere. Si continua a speculare sul fatto che queste pagine vennero “strappate” da un altro libro che non teneva più di 20 pagine.
La prova di datazione al radiocarbonio (carbonio-14) evidenzia che il documento è del 1230. Si spera, adesso che è stato autentificato, di poter effettuare altro tipo di analisi. Si pensava fosse un falso anche perchè a ritrovarlo non erano stati degli archeologi ma dei saccheggiatori.
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