Un gruppo di rifugiati parteiperà ai prossimi Giochi Olimpici di Rio in Brasile. “Non hanno speranza, ne bandiera e neanche un inno nazionale” ha raccontato il presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Atleti di differenti paesi formeranno un gruppo che parteciperà alle Olimpiadi sotto la bandiera olimpica. Prima di Brasile 2016, atleti di zone di conflitto, avevano già utilizzato l’insegna olimpica per competere. Però questa sarà la prima volta che i Giochi Olimpici accolgono un team formato interamente da sportivi senza una nazione da rappresentare. In piena crisi mondiale dei rifugiati, lo sport manda un messaggio forte: ospitalità e fiducia.
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