John Ashe è stato arrestato nella sua casa di New York, in relazione alle indagini delle autorità Usa su presunte tangenti pagate a funzionari Onu per sostenere progetti immobiliari a Macao in Cina. L’ex presidente dell’Assemblea Generale dell’Onu avrebbe usato la sua posizione di Rappresentante Permanente di Antigua e Barbuda all’Onu e di presidente dell’Assemblea per sostenere un progetto immobiliare di un magnate cinese. Si parla di tangenti per piu’ di 1,3 milioni di dollari, circa 500 mila da un costruttore che voleva aggiudicarsi l’appalto di un centro conferenze dell’Onu, e circa 800 mila da imprenditori cinesi in cambio di sostegno degli interessi di questi ultimi a palazzo di Vetro, ad Antigua e Barbuda, suo Paese di origine. Parte dei soldi ottenuti con queste tangenti sembra siano state usate per le vacanze di Ashe e per costruire un campo da basket nella sua casa a New York. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha commentato cosi’ l’arresto di Ashe: “sono sconvolto e profondamente turbato”.
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