Alcune scosse di terremoto, di bassa magnitudo, hanno interessato la zona est di Roma, uno sciame sismico sentito dalla popolazione. Sono stati 14 gli eventi sismici registrati fino alle ore 11 di oggi nella zona attorno a Roma, la maggior parte dei quali hanno avuto un magnitudo ML minore di 2,0. I tre eventi più forti si sono verificati ieri, 2 marzo 2016, alle ore 07:12 italiane (magnitudo M=2,5), alle ore 17:53 italiane (M=2,2), alle ore 17:56 italiane (M=2,0). Questi eventi sono stati localizzati a una profondità compresa tra gli 8 e i 10 km.
La cosa interessante dell’analisi presentata da INGV Terremoti, è che si afferma che la zona è di tanto in tanto soggetta a sciami di terremoti di piccola magnitudo. È risaputo come i comuni della zona tiburtina (Tivoli, Guidonia-Montecelio, ecc.) risentono storicamente della sismicità del vicino Appennino laziale-abruzzese. Riguardo alla sismicità locale, però, “non sono del tutto chiare le sue cause“.
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia “l’area è stata interessata da deformazione geologica recente, come testimoniato da episodi di fagliazione quaternaria evidenziate dai geologi, e nell’area di Guidonia e Tivoli da attività idrotermale, che ha portato alla formazione degli estesi depositi di travertino dell’area (bacino delle Acque Albule), ubicato poco a est dell’area interessata dalla sismicità di questi giorni.
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