Il 2024 è stato ufficialmente riconosciuto come l’anno più caldo mai registrato in Italia, segnando due nuovi record storici per quanto riguarda le temperature medie e minime. Secondo il rapporto pubblicato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che raccoglie i dati delle Agenzie regionali e provinciali insieme all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), le anomalie climatiche continuano a crescere con costanza preoccupante.
Nel 2024, la temperatura media annuale in Italia ha registrato un incremento di 1,33°C rispetto alla media del trentennio di riferimento 1991-2020. Ancora più evidente l’aumento delle temperature minime, salite in media di 1,4°C. Questi dati confermano una tendenza già in atto da diversi anni e aggravano le preoccupazioni sul riscaldamento globale e i suoi effetti sul territorio italiano.
Il mese di febbraio 2024 ha fatto segnare l’anomalia più marcata, con una temperatura superiore alla media storica di ben +3,15°C. Si tratta del maggiore scostamento positivo rilevato nel corso dell’anno, a dimostrazione di un inverno sempre meno rigido e di una stagionalità sempre più alterata.
Il rapporto del SNPA evidenzia come dal 2017 in poi tutti gli anni abbiano registrato temperature superiori alla media. Questo trend, costante e in crescita, rappresenta un chiaro segnale del cambiamento climatico in corso, che sta trasformando in modo sostanziale il clima del nostro Paese.
L’incremento delle temperature medie e l’intensificazione degli eventi estremi pongono l’Italia tra i Paesi europei più esposti agli effetti del cambiamento climatico. Oltre all’aumento delle ondate di calore, si segnalano impatti rilevanti sulla siccità, sull’agricoltura, sugli ecosistemi naturali e sulla salute pubblica.
Il 2024 segna un ulteriore passo verso un futuro climatico sempre più incerto. I dati forniti dalle autorità ambientali nazionali non lasciano spazio a dubbi: il riscaldamento globale è una realtà in atto, e i suoi effetti sono ormai visibili in modo tangibile. Agire in modo deciso e coordinato a livello locale, nazionale e globale è diventato imprescindibile per contrastare questa tendenza e tutelare il nostro ambiente.
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