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Terremoti Oggi Crotone (Calabria): l’analisi di INGV Terremoti

TERREMOTO OGGI CALABRIA – Da questa notte, 3 aprile 2020, la costa ionica della Calabria è interessata da una sequenza sismica, iniziata con un terremoto di magnitudo Mw 3,5 alle ore 05:13:05 italiane. La mattina del 2 aprile erano stati localizzati 3 piccoli eventi con magnitudo massima pari a 2,0 tra le ore 7:12 e le 7:35 italiane. I più forti sono avvenuti alle ore 05:52:04 italiane di magnitudo Mw 4,0 (Ml 3,8) e alle ore 16:18:55 italiane di magnitudo Mw 3,9 (Ml 3,9).

Sequenze di questo tipo sono comuni in Calabria, così come in molte altre regioni d’Italia. Statisticamente, la maggior parte di esse termina dopo pochi giorni o qualche settimana, ma in alcuni casi possono durare più a lungo, soprattutto nei casi in cui si manifesti un terremoto più forte.

Ricordiamo che negli ultimi mesi la Calabria è stata interessata da altre sequenze con eventi di magnitudo comparabile con quella odierna, lungo il versante meridionale della Sila, lungo la costa ionica crotonese vicino Cirò Marina (KR), lungo la costa ionica catanzarese vicino Catanzaro Lido e lungo la costa tirrenica della Calabria alla foce del fiume Savuto, tra le province di Catanzaro e Cosenza, tra i comuni di Nocera Terinese, Falerna e Amantea.

Non è semplice trovare terremoti storici analoghi con epicentro in mare. Generalmente i terremoti del catalogo storico sono localizzati dove si hanno le osservazioni di danneggiamento maggiori, quindi comunque in terra. Se però si osserva una distribuzione parziale o asimmetrica delle località costiere interessate da un terremoto storico, si può ipotizzare che il terremoto abbia avuto epicentro in mare.

La storia sismica di Crotone è nota dal Seicento in poi.

La segnalazione più antica risale al terremoto del 27 marzo 1638, quando Crotone subì effetti macrosismici pari al grado VI-VII MCS. Crotone ha subito danni in occasione di altri 8 forti terremoti con danni fino al VIII-IX grado MCS in occasione degli eventi del 1638 (magnitudo stimata 6,8) e del 1832 (magnitudo stimata 6,7).

L’area interessata dall’attuale sequenza è molto vicina alle zone dell’appennino calabro che hanno pericolosità sismica molto alta, come testimoniato da alcuni forti terremoti che soprattutto fra il Seicento e il Novecento hanno colpito diversi settori del territorio regionale fino al terremoto del 28 dicembre 1908 di Messina e Reggio Calabria.

Valentina Conti

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