Google ha creato mappe satellitari che seguono i movimenti degli elefanti dotati di un costoso collare elettronico.
Google ha creato mappe satellitari per evitare la caccia agli elefanti. Le mappe sono in tre dimensioni e sono basate su dati satellitari. Permettono di seguire il movimento di decine di elefanti dotati di uno speciale collare elettronico.
Una decisione presa per contrastare l’aumento del numero di bracconieri a caccia di elefanti in Africa. Si parte con la mappa satellitare della Riserva Nazionale Samburu nel nord del Kenya. Si spera in questo modo di garantire la sicurezza e contribuire contemporaneamente alla protezione del loro habitat.
Gli animalisti pensano che l’elefante in Africa possa sparire nell’arco di una generazione. I bracconieri sono sempre di più: c’è ancora un intenso mercato sull’avorio degli elefanti, specie in Asia. Il progetto si chiama “Save the Elephants“. In particolare, la tecnologia di Google Earth permette di capire i modelli di migrazione e quindi proteggere meglio l’elefante dotato di questo speciale collare. Sono 85 in questo momento gli elefanti monitorati con il collare elettronico. La metà si trovano nel nord del Kenya e il resto in Repubblica Democratica del Congo, Sud Africa e Zimbabwe.
Elevato il costo dello strumento: 8 mila dollari cadauno con installazione e manutenzione. Del resto la sfida è grande. in quanto in Kenya, sono rimasti solamente 30 mila elefanti, mentre nella Riserva Nazionale Samburu, a nord di Nairobi, ne sono rimasti 900.
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