Una riduzione delle tariffe ridicola che rappresenta una presa in giro per milioni di assicurati italiani. Lo afferma Assoutenti – associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti – commentando i dati sull’andamento dell’Rc auto nel I trimestre del 2021.
“Mentre in Italia il numero di incidenti è crollato del -35% tra marzo e novembre, e del -40% nel periodo gennaio-giugno 2020, e nonostante le auto siano rimaste sempre più ferme nei garage a causa di zone rosse e limiti agli spostamenti, i prezzi dell’Rc auto subiscono riduzioni minime, a tutto danno dei consumatori. I neopatentati poi, subiscono ancora oggi tariffe proibitive che raggiungono 980 euro a Napoli, a dimostrazione che il problema del caro-polizza non è stato ancora risolto in Italia – spiega il presidente Furio Truzzi – Una presunta riduzione di poco o più del 6% dei prezzi delle polizze RC auto significa che le compagnie hanno trattenuto buona parte dei profitti generati dalla riduzione dei sinistri del 2020: questo è un segno chiaro di mancanza di pressione competitiva, di un impianto normativo da rivedere radicalmente, di una autorità di vigilanza da riformare con urgenza e dalla mancanza di una vera portabilità dei certificati assicurativi che potrebbe portare ad un abbattimento reale delle tariffe” – conclude Truzzi.
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