Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha presenziato a Pompei alla riapertura, dopo 20 anni per interventi di restauro, della Casa dei Vettii, una domus sepolta dall’eruzione del Vesuvio. Un intervento di recupero straordinario, che ha visto all’opera non solo archeologi e restauratori, ma anche architetti, ingegneri strutturisti ed esperti di giardinaggio. Apparteneva a due fratelli liberti diventati ricchi con il commercio del vino.
Tra le più antiche e prestigiose, la Casa dei Vettii risale al II secolo aC ed è decorata con numerosi affreschi che l’hanno fatta definire la “Cappella Sistina di Pompei“. Tra i soggetti raffigurati, scene mitologiche, quadri erotici e racconti per immagini. Nel giardino statue, fontane e giochi d’acqua. Apparteneva ai fratelli e liberti Aulo Vettio Restituto e Conviva. La domus si trova nella parte più ricca dell’antica Pompei, vicina a un’altra casa rinomata: quella degli Amorini dorati.
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “Pompei è un sito dove tocchiamo con mano il valore della nostra cultura, che è anche di tipo economico. L’Italia è una superpotenza culturale perché la storia ci ha regalato un unicum. Pompei è un luogo dove percepiamo il valore di questa cultura. Abbiamo il dovere di conservare tutelare e anche migliorare il nostro patrimonio. Al netto della pandemia di flussi turistici sono in aumento. Dobbiamo predisporci a ciò elevando il valore dell’offerta e migliorando l’esperienza per i turisti“.
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