Banca azzera i suoi risparmi, pensionato si uccide

Aggiornamento delle ore 17:55 del 10 dicembre. La procura di Civitavecchia ha deciso di indagare il suicidio del pensionato il quale è arrivato all’estremo gesto di disperazione dopo aver perso i suoi risparmi nel fallimento della Banca Popolare dell’Etruria e Lazio. Il fascicolo aperto dal pm è contro ignoti per istigazione al suicidio. Acquisita agli atti la lettera nella quale l’uomo spiegava le ragioni del gesto.

Come conseguenza del discusso decreto salvabanche attuato dal governo, purtroppo si registra il suicidio di un pensionato. Il provvedimento per il salvataggio delle banche in fallimento ha di fatto azzerato i conti degli obbligazionisti. Quello che è successo all’uomo in questione che ha perso tutti i risparmi di una vita, si parla di circa 100 mila euro. li aveva investiti nella Banca Popolare dell’Etruria e Lazio.

Come decisione estrema, mossa dalla disperazione, il pensionato di 70 anni di Civitavecchia (Roma), ha deciso di togliersi la vita, impiccandosi. Adusbef e Federconsumatori hanno deciso di muoversi e hanno chiesto di “aprire un’indagine per istigazione al suicidio“.

La Banca Popolare dell’Etruria e Lazio è tra le quattro in crisi che sono inserite nel “bail in“, ossia pagano i correntisti con oltre 100mila euro. A questo punto, dopo la morte di una persona innocente, “si dovrà verificare se il decreto sia compatibile con le norme penali e con la Costituzione”.

Federica SantoniCronacaBanca,Civitavecchia,Decreto,Fallimento,Istigazione,Pensionati
Aggiornamento delle ore 17:55 del 10 dicembre. La procura di Civitavecchia ha deciso di indagare il suicidio del pensionato il quale è arrivato all'estremo gesto di disperazione dopo aver perso i suoi risparmi nel fallimento della Banca Popolare dell'Etruria e Lazio. Il fascicolo aperto dal pm è contro ignoti...