Dopo la grande protesta popolare che ha portata migliaia di islandesi in piazza oggi, il premier islandese Gunnlaugsson, coinvolto nello scandalo dei Panama Papers, ha offerto le sue dimissioni. La decisione é stata presa in una riunione del suo partito Progressista, dopo la richiesta al presidente Grimsson di sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni se gli alleati della coalizione fossero usciti dall’esecutivo. Gunnlaugsson è stato eletto nel 2013 con l’appoggio del partito dell’Indipendenza il cui leader Benediktsson, attuale ministro delle Finanze, risulta coinvolto nello scandalo.
“Non ho azioni, né conti offshore, né fondi offshore”. Così David Cameron ha replicato oggi per la prima volta, durante un incontro pubblico a Birmingham, alle accuse contenute nei Panama Papers sul “tesoro” di famiglia che suo padre Ian avrebbe occultato in un paradiso fiscale e alle contestazioni dell’opposizione laburista. Il primo ministro britannico ha tuttavia glissato sulla domanda di Sky News se abbia beneficiato delle fortune paterne d’oltremare.
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