È morto Licio Gelli, ex venerabile della Loggia P2

E’ morto Licio Gelli (Pistoia, 21 aprile 1919 – Arezzo, 15 dicembre 2015), aveva 96 anni. Era noto ai più come “maestro venerabile della loggia massonica segreta P2“. Si è spento nella sua casa di Villa Wanda (nome dato in onore della moglie) ad Arezzo, in Toscana, ma recentemente era stato ricoverato in ospedale.

Licio Gelli (figlio di Ettore Gelli, un facoltoso proprietario terriero originario di Montale in provincia di Potenza, e di Maria Gori), è stato senza alcun dubbio, uno dei personaggi più controversi del panorama politico-giudiziario italiano. Venne condannato per depistaggio delle indagini della strage di Bologna del 1980. Fuggì in Francia e Svizzera, dove fu arrestato mentre cercava di ritirare decine di migliaia di dollari a Ginevra, ma riuscì ad evadere dalla prigione. Si rifugiò quindi in Sudamerica, prima di costituirsi nel 1987 e andare a vivere nella sua villa di Arezzo, sequestrata il 10 ottobre 2013 dalla Guardia di Finanza per frode fiscale.

La lista P2, i coinvolgimenti con Gladio, lo scandalo del Banco Ambrosiano (per il quale venne condannato per bancarotta fraudolenta), e altri episodi che hanno portato Licio Gelli ad essere condannato con sentenza definitiva per i seguenti reati: procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato; calunnia nei confronti dei magistrati milanesi Colombo, Turone e Viola; calunnia aggravata dalla finalità di terrorismo per aver tentato di depistare le indagini sulla strage alla stazione di Bologna, vicenda per cui è stato condannato a 10 anni.

Secondo quanto riportato su Wikipedia, “nel luglio 1942, in qualità di ispettore del Partito Nazionale Fascista (PNF), gli fu affidato l’incarico di trasportare in Italia il tesoro di re Pietro II di Jugoslavia, requisito dal Servizio Informazioni Militare: in tutto, 60 tonnellate di lingotti d’oro, 2 di monete antiche, 6 milioni di dollari, 2 milioni di sterline. Nel 1947, quando il tesoro venne restituito alla Jugoslavia, mancavano 20 tonnellate di lingotti: è stata fatta l’ipotesi, sempre smentita da Gelli, che lui li avesse trasferiti al tempo in Argentina e che parte di queste 20 tonnellate sarebbero tra i preziosi ritrovati nelle fioriere di villa Wanda“. Guarda la foto della tessera di Gelli appartenente ad una delle organizzazioni del PNF (1941).

Nonostante una vita così tormentata, Licio Gelli ricevette onorificenze e titoli importanti: Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana – dal 2 giugno 1966 al 29 luglio 2013 (revocata ope legis a seguito di interdizione perpetua dai pubblici uffici); Cavaliere di Gran croce dell’ordine del liberatore San Martín; Grand’ufficiale dell’ordine di San Silvestro Papa; Commendatore con placca dell’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; Medaglia commemorativa della guerra di Spagna (1936-1939); Medaglia commemorativa della Divisione volontari del Littorio (guerra di Spagna 1936-1939).

Guarda il documentarioEnzo Biagi: C’era una volta Licio Gelli“. Attraverso le testimonianze di Pier Luigi Vigna, Giulio Andreotti, Ernesto d’Ippolito, Ermenegildo Benedetti e Tina Anselmi cerca di ricostruire la figura di Gelli e del suo feudo: la Loggia P2.

Federica SantoniCronacaPolitica
E' morto Licio Gelli (Pistoia, 21 aprile 1919 - Arezzo, 15 dicembre 2015), aveva 96 anni. Era noto ai più come 'maestro venerabile della loggia massonica segreta P2'. Si è spento nella sua casa di Villa Wanda (nome dato in onore della moglie) ad Arezzo, in Toscana, ma recentemente...