Il meteo di questa estate sembra divertirsi alle nostre spalle. Al Nord l’afa record cede il passo ai nubifragi. Crollano le temperature. Al Sud resiste Caronte, ed è ancora allarme siccità. Giugno con sorpresa. Il meteo prepara il ribaltone, portando sulla Penisola nubifragi e trombe d’aria. L’alta pressione africana che da giorni assedia il Paese mostrerà i primi cedimenti con l’approssimarsi della perturbazione atlantica Circe che da domani impatterà sull’Italia (almeno al Nord e su parte del Centro).
Circe porterà, da domani, frequenti temporali che potranno assumere carattere di nubifragio, grandine e locali trombe d’aria su gran parte del Nord, ma soprattutto sull’arco alpino, prealpino, Pianura Padana centrale e settentrionale. Fenomeni meno diffusi e più localizzati sulla Pianura meridionale. Maltempo anche sulla Toscana settentrionale.
Giovedì, tempo molto instabile con la possibilità di sviluppo di temporali al Nord, specie sui settori montuosi, e a carattere sparso sulla Pianura Padana. Temporali attesi anche su gran parte della Toscana e poi in Umbria, specie al mattino. Temperature in picchiata con valori che torneranno in media con il periodo o addirittura leggermente sotto la media, caldo intenso invece al Sud con punte di 40/43° in Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna meridionale, per la massima espansione dell’anticiclone africano Caronte.
Se il caldo darà, dunque, tregua al Nord Italia, diversa sarà la situazione al Sud e al Centro dove si prevede un brusco innalzamento delle temperature che toccherà il suo picco a partire da domani. Bollino rosso per sette città: Ancona, Cagliari, Campobasso, Frosinone, Latina, Perugia e Pescara, a cui domani si aggiungeranno Roma e Rieti. E nel Lazio è ancora emergenza idrica, mentre prende forma il piano di emergenza per combattere la siccità.
L’Osservatorio permanente sugli usi idrici riunitosi al ministero dell’Ambiente per discutere del problema ha deciso che dal lago di Bracciano, la “riserva idrica” della Capitale il cui livello è sceso 13 centimetri sotto lo zero idrometrico, Acea preleverà 1.300 litri di acqua al secondo invece dei 1600-1800 programmati per giugno e luglio.
Inoltre a Roma sarà avviata un’attività di ricerca dei prelievi abusivi e delle perdite occulte per 1800 chilometri di rete idrica entro luglio, che diventeranno 3400 entro settembre. Verranno anche aumentate, su decisione della Regione Lazio, le portate rilasciate dall’invaso del Pertuso per l’uso di acqua potabile. La sindaca Virginia Raggi ha fatto sapere di aver chiesto un dossier sull’emergenza idrica in città, e ha annunciato che a breve il Comune deciderà sulla chiusura delle fontanelle cittadine, i “nasoni”.
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