Quando ci sediamo a tavola per mangiare, dobbiamo ricordarci che un piatto su cinque di provenienza estera è il prodotto del lavoro minorile e dello sfruttamento di operai, contadini e ambiente, nell’indifferenza delle istituzioni nazionali ed europee.
Non solo Adidas e Nike quando andiamo a comprare un paio di scarpe o un capo di abbigliamento. Le scarpe da ginnastica adesso vengono fatte in Cina, India, Thailandia, Indonesia, Corea del Sud, Bangladesh, Vietnam o altri paesi asiatici per circa 40 centesimi il paio e poi venduti a prezzi piu elevati in Europa. I libri di Klaus Werner Lobo e Hans Weiss sui crimini delle multinazionali sono, in questo senso, dei veri capolavori che ci aiutano ad aprire gli occhi e prendere coscienza.
È la Coldiretti a evidenziare la questione sui prodotti alimentari arrivanti dall’estero. Puntuale come sempre nel fornirci dati economici da far riflettere e cambiare il pensiero comune, ce lo dice in occasione di Campagna Amica, che vede 4 mila volontari in mille piazze offrire pacchi di riso 100% italiano della Filiera degli agricoltori, per una donazione minima di 5 euro al fine di difendere chi lavora la terra. Attualmente, circa un terzo dei prodotti agroalimentari consumati in Italia vengono prodotti all’estero.
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