Lavorare al Ministero, aperte le posizioni: 8000 posti, marea di assunzioni

Via libera a 8mila assunzioni nella pubblica amministrazione. Ecco i dettagli, tutto quello che c’è da sapere.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 7 agosto 2025, che inaugura un vasto programma di assunzioni nella Pubblica Amministrazione italiana. Il piano prevede oltre 8.000 posti di lavoro distribuiti tra ministeri, enti pubblici e agenzie nazionali, di cui circa 5.000 a tempo indeterminato, con validità triennale fino al 2028. Questa iniziativa rappresenta una straordinaria opportunità per chi desidera una carriera nel settore pubblico, in particolare nei ministeri e negli enti statali di rilievo.
Un piano strategico per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione
Il decreto nasce da una sinergia tra la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), in linea con la Legge di Bilancio 2025 e le recenti normative sul reclutamento del personale pubblico. Gli obiettivi principali di questo piano di assunzioni sono molteplici e di grande rilievo:
- ricambio generazionale all’interno della Pubblica Amministrazione;
- stabilizzazione del personale precario;
- incremento dell’efficienza e qualità dei servizi rivolti a cittadini e imprese.
Le nuove assunzioni saranno realizzate esclusivamente tramite concorsi pubblici e scorrimenti di graduatorie già esistenti, escludendo quindi la mobilità interna e le progressioni di carriera.

Il piano coinvolge diversi ministeri, agenzie e autorità nazionali. Tra gli enti con il maggior numero di posti disponibili spiccano:
- Ministero della Difesa: 1.810 posti, il contingente più sostanzioso destinato a rafforzare le forze armate e il comparto sicurezza;
- INPS: 1.122 posti per potenziare il sistema previdenziale e migliorare l’assistenza ai cittadini;
- Agenzia delle Entrate: 1.002 posti con l’obiettivo di potenziare la riscossione fiscale e i controlli tributari;
- Ministero dell’Interno: 367 posti per garantire la sicurezza pubblica e l’ordine interno;
- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: 243 posti per sostenere la mobilità e lo sviluppo infrastrutturale;
- Ministero della Giustizia: 44 posti destinati al Dipartimento Organizzazione Giudiziaria e all’Amministrazione Penitenziaria.
Altri enti coinvolti includono:
- Agenzia per l’Italia Digitale (AgID): 11 posti per accelerare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione;
- Ministero del Turismo: 5 posti dedicati alla promozione e valorizzazione del settore turistico;
- Enti Parco Nazionali: 11 posti distribuiti tra parchi come Aspromonte, Abruzzo-Lazio-Molise e Cilento;
- Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV): 2 posti;
- Agenzia per la Sicurezza di Ferrovie e Infrastrutture: 9 posti;
- AGENAS – Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali: 2 posti;
- Agenzia Industrie Difesa: 37 posti per supportare il comparto industriale-difesa.
Tempi e modalità di svolgimento delle procedure concorsuali
Le autorizzazioni previste dal DPCM hanno una validità triennale, fino al 2028, con la clausola che eventuali risorse non utilizzate entro tale termine decadono automaticamente. Ciò impone che i concorsi vengano banditi e portati avanti entro questa tempistica per non perdere i posti autorizzati.
Nei prossimi mesi, saranno pubblicati i bandi di concorso ufficiali sia sui siti istituzionali dei ministeri coinvolti, sia sul portale InPA, la piattaforma unica per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione. Questo sistema digitalizzato mira a semplificare e rendere più trasparente l’accesso alle procedure selettive.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), guidato dall’attuale ministro Giancarlo Giorgetti, gioca un ruolo cruciale nella pianificazione e gestione delle risorse economiche destinate a questo programma di reclutamento. Il MEF, istituito nel 2001 dall’unificazione di precedenti ministeri economici, è responsabile della supervisione della spesa pubblica e della politica finanziaria dello Stato.
Organizzato in dipartimenti specializzati come il Dipartimento del Tesoro, della Ragioneria generale dello Stato, delle Finanze e della Giustizia tributaria, il MEF garantisce il controllo e la razionalizzazione delle risorse necessarie per sostenere l’assunzione di nuovo personale. Inoltre, assicura che il piano di reclutamento sia coerente con gli obiettivi di bilancio pubblici e di sostenibilità finanziaria.
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