Un tempo un pilastro nelle bibite agli agrumi, l’olio vegetale bromurato (BVO) è stato ufficialmente vietato negli Stati Uniti. La Food and Drug Administration (FDA) ha revocato la sua approvazione, basandosi su nuovi studi tossicologici che sollevano dubbi sulla sicurezza di questo emulsionante a lungo utilizzato.
Il BVO, noto anche come olio vegetale bromurato, è stato introdotto negli anni ’30 come agente emulsionante per mantenere uniformemente distribuiti gli aromi negli soda agli agrumi. La sua composizione chimica, arricchita con atomi di bromo, crea un olio denso che galleggia nell’acqua, facilitando la miscelazione con altri componenti meno densi. Tuttavia, recenti ricerche hanno evidenziato che il bromo presente nel BVO può accumularsi nei tessuti adiposi umani, interferendo con la funzione della tiroide, il che solleva preoccupazioni significative per la salute pubblica.
Negli anni precedenti, il BVO era considerato “generally recognized as safe” (GRAS) dalla FDA, un’etichetta riservata agli ingredienti alimentari considerati sicuri per l’uso umano senza bisogno di ulteriori studi o approvazioni. Tuttavia, negli anni successivi sono emersi dubbi sulla sua sicurezza, portando la FDA a limitarne temporaneamente l’uso in bevande agli agrumi a concentrazioni non superiori a 15 parti per milione.
La comunità scientifica ha progressivamente accumulato prove sugli effetti negativi del BVO, con studi che indicano il suo accumulo nei tessuti umani e possibili correlazioni con disturbi cardiaci e comportamentali. Queste scoperte hanno portato alla revoca definitiva dell’approvazione da parte della FDA, in linea con le restrizioni già in atto in altri paesi come India, Giappone e vari stati europei.
Le principali aziende produttrici di bibite gassate, tra cui PepsiCo e Coca-Cola, hanno già eliminato gradualmente il BVO dai loro prodotti, rispondendo sia alle pressioni regolatorie che alle preoccupazioni dei consumatori riguardo alla salute. Questo movimento anticipato ha ridotto notevolmente l’uso dell’additivo negli Stati Uniti, preparando il terreno per un trasferimento senza intoppi verso alternative più sicure.
Il divieto del BVO negli Stati Uniti non solo riflette una tendenza globale verso normative alimentari più rigorose, ma indica anche una maggiore sensibilità da parte delle autorità regolatorie verso l’importanza di rivedere periodicamente l’uso degli additivi alimentari. La FDA, infatti, sta considerando ulteriori revisioni normative per garantire che gli ingredienti utilizzati nell’industria alimentare siano non solo efficaci ma anche sicuri per il consumo umano a lungo termine.
Il caso del BVO segna un punto di svolta nella regolamentazione degli additivi alimentari negli Stati Uniti, spingendo l’FDA a rivedere il processo di approvazione e sorveglianza degli ingredienti aggiunti ai prodotti alimentari. Questa revisione non solo mira a vietare automaticamente sostanze dannose, ma anche a semplificare i processi burocratici per una maggiore efficienza e tempestività nelle decisioni normative.
In conclusione, il divieto del BVO rappresenta un progresso significativo verso una maggiore sicurezza alimentare negli Stati Uniti, rispondendo alle preoccupazioni emergenti riguardo agli effetti sulla salute di alcuni additivi alimentari. Con alternative già ampiamente utilizzate nell’industria delle bibite, il mercato si adatta rapidamente alle nuove normative, anticipando un futuro in cui la sicurezza dei consumatori rimane prioritaria nel settore alimentare globale.
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