L'Asso-consum ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Roma affinché si faccia luce sul costo dell'opera, prima durante e dopo il blocco.
Alla luce della decisione del Consiglio di Amministrazione della Società Metro C di sospendere i lavori di completamento della Linea C della Metropolitana di Roma a causa di un mancato pagamento ammontante a 200 milioni di euro, l’Asso-consum ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Roma affinché venga messo in evidenza a quanto ammontasse la cifra stimata per la realizzazione del progetto all’inizio dei lavori, a quanto ammonta ora e qual è quella prospettata.
Lo scopo è quello di verificare se esistano variazioni fra il valore stimato del progetto e quello effettivo rivelatosi per poi, nel caso ci fosse una differenza, chiederne le motiviazioni.
Viene chiesto, inoltre, di accertare se la Società contraente abbia nominato lei stessa il direttore dei lavori.Come messo in evidenza in una nota della Società Metro C, la pubblica amministrazione a causa dei gravi inadempimenti, ha messo nelle condizioni di sopperire alle mancate risorse economiche la società contraente stessa da più di un anno.
“Appare spontaneo fare alcune considerazioni” dichiara Aldo Perrotta – presidente di Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori, degli utenti e dei cittadini, componente CNCU – “o il progetto ha presentato degli errori fin dall’inizio e dunque è necessario sanzionare sia i progettisti, sia i funzionari e gli amministratori che lo hanno approvato oppure ci si trova di fronte la solita situazione in cui tutte le funzioni vengono adempiuta dalla e nella società stessa”.
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