Il disco di argilla, meglio conosciuto come Disco di Festo, è stato scoperto dagli archeologi a Creta nel 1908. L’ggetto di 4000 anni, ha un’iscrizione composta da disegni, rimasti irrisolti per secoli, ma che ora è stato decodificato, come viene affermato nel portale Greek Reporter.
Il disco, che appartiene all’età del bronzo, è stato parzialmente decifrato grazie alle nuove informazioni ricevute dagli scienziati, in particolare, da Gareth Owens, dell’Istituto Tecnologico di Creta. Secondo Owens è stato rivelato che il messaggio è centrato su “dea incinta” e non nella “donna incinta“, come si credeva.
“Non c’è dubbio che è un testo religioso. Questo lo si era capito quando lo abbiamo confrontato con altri testi religiosi di iscrizioni rinvenuti nelle montagne sacre di Creta. Abbiamo trovato testi che contengono le stesse parole”, ha detto Owens, che si riferisce al Disco di Festo come “il primo CD-ROM” della storia, e ritiene che si tratta di un inno alla Astarte, la dea dell’amore e della fertilità.
I nuovi dati spiegano l’attenzione religiosa del disco che, sempre secondo Owens, è il miglior esempio di un’iscrizione dell’epoca minoica mai trovato.
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