Dal carapace dei crostacei ricavate le protesi per curare le lesioni nervose

Terapia eco-compatibile. Mini-protesi artificiali al chitosano saranno disponibili a fine anno. Il polisaccaride ricavato dal carapace dei crostacei, sarà utilizzabili nella cura delle lesioni nervose. Si tratta di una terapia del tutto naturale quanto eco-compatibile, già impiegata da sei mesi in Europa. La loro realizzazione deriva dalla rigenerazione degli scarti della pesca di crostacei, come granchi o gamberetti.

Si calcola che sulle oltre 200 mila lesioni all’anno provocate in Europa da incidenti sul lavoro, sulla strada o in casa, circa il 5-10%, pari a 10-20 mila casi, potrebbe beneficiare di tali protesi. Queste ultime permettono un recupero funzionale dei nervi lesionati paragonabile a quello degli innesti autotrapiantati.

Questi mini-apparecchi, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sostitutivi simili a tubicini sono del tutto assorbibili dall’organismo in sei mesi o un anno, senza alcun tipo di controindicazione o rischio di rigetto.

Al momento ogni protesi è in grado di coprire una lesione fino a tre centimetri ma la ricerca si è orientata a chiudere lesioni fino a sei centimetri.

Andrea TosiSaluteProtesi
Terapia eco-compatibile. Mini-protesi artificiali al chitosano saranno disponibili a fine anno. Il polisaccaride ricavato dal carapace dei crostacei, sarà utilizzabili nella cura delle lesioni nervose. Si tratta di una terapia del tutto naturale quanto eco-compatibile, già impiegata da sei mesi in Europa. La loro realizzazione deriva dalla rigenerazione degli...