L’escalation senza sosta dei carburanti non riguarda solo benzina e gasolio, ma coinvolge milioni di italiani che hanno optato per auto alimentate a Metano o a Gpl. Lo denuncia oggi Assoutenti, che ha elaborato il peso dei rincari alla pompa sulle tasche degli automobilisti.
“Oggi il Gpl costa in media 0,882 euro al litro, contro 0,658 euro di un anno fa – spiega il presidente Furio Truzzi – Il metano è passato invece da 0,974 euro/kg di marzo 2021 agli attuali 2,160 euro/kg. Questo significa che il Gpl è rincarato del +34% in un anno, con un pieno che costa oggi quasi 9 euro in più. Ancora peggio il Metano, che in un solo anno aumenta del 121,7% con una maggiore spesa di 16,6 euro a pieno”.
“Rincari alla pompa che, specie per il metano, risentono delle pesanti tensioni nelle quotazioni del gas e vanificano del tutto i vantaggi economici per chi ha scelto tale tipologia di alimentazione per la propria vettura – prosegue Truzzi – Come noto infatti il metano impone costi di manutenzione delle auto sensibilmente più elevati rispetto ai veicoli tradizionali, costi che vanno ad aggiungersi a listini alla pompa più che raddoppiati rispetto allo scorso anno”.
“Vogliamo che il Governo emani un decreto urgente prima di lunedì, teso a scongiurare il blocco dei trasporti in tutta Italia e finalizzato a sterilizzare l’Iva sui carburanti e ridurre le accise” – conclude il presidente di Assoutenti.
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