Le ondate di caldo causate dai cambiamenti climatici non solo mettono a rischio la salute, aumentando il rischio di colpi di calore e malattie, ma accelerano anche l’invecchiamento biologico. Recenti studi condotti da ricercatori statunitensi hanno dimostrato che l’esposizione a temperature elevate ha un impatto diretto sul nostro corpo a livello cellulare e molecolare, accelerando il processo di invecchiamento in modo visibile solo nel lungo termine.
Secondo Heidi Ledford, autrice di Nature, i colpi di calore e l’aggravarsi delle malattie esistenti non sono gli unici rischi legati alle alte temperature. Le ondate di caldo estremo mettono a dura prova organi vitali come cuore e reni e rallentano le funzioni cognitive. Tuttavia, questi effetti diretti non sono gli unici impatti del caldo. Gli scienziati hanno scoperto che l’esposizione prolungata a temperature elevate accelera l’invecchiamento biologico, influenzando i marcatori epigenetici senza che le persone se ne rendano conto subito.
Eun Young Choi, coautore dello studio, ha dichiarato che sebbene le conseguenze fisiche del caldo estremo siano evidenti, gli effetti sull’invecchiamento cellulare sono invisibili e si manifestano solo a livello molecolare. Questi cambiamenti potrebbero accelerare l’invecchiamento senza che le persone si accorgano immediatamente del danno.
I ricercatori hanno studiato il fenomeno dell’invecchiamento accelerato analizzando i dati di 3.800 persone di età superiore ai 56 anni, monitorando il loro “orologio epigenetico”. L’orologio epigenetico misura l’invecchiamento biologico a livello molecolare tramite marcatori presenti nel sangue. I ricercatori hanno poi correlato questi dati con le temperature locali, scoprendo che le persone che vivevano in aree con temperature estreme apparivano “più vecchie” a livello molecolare rispetto a quelle che non sperimentavano il caldo intenso.
Lo studio ha rivelato che ogni aumento del 10% dei giorni caldi ha aumentato l’età molecolare di circa un mese. In altre parole, più giorni caldi si verificano in una regione, maggiore è l’accelerazione dell’invecchiamento biologico delle persone che vi risiedono. Questo risultato è particolarmente importante, poiché per la prima volta è stato utilizzato un metodo innovativo basato su marcatori biologici, piuttosto che sui tassi di mortalità o malattia.
Le evidenze scientifiche di questo studio evidenziano l’impatto del caldo estremo sull’invecchiamento biologico. L’esposizione a temperature elevate accelera il processo di invecchiamento cellulare, con effetti visibili solo nel lungo termine. Questi risultati non solo suggeriscono un potenziale rischio per la salute delle persone, ma pongono anche una sfida alle politiche pubbliche per la gestione dei cambiamenti climatici e la protezione della salute, specialmente per le persone anziane e vulnerabili.
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