Bancomat truccati: 150 mila Euro alla settimana rubati con le carte di credito dei turisti stranieri

Non si fa in tempo a scoprirne una, e ad arrestare i responsabili, che subito balza agli onori della cronaca un’altra truffa messa a segno sul Web da qualche pirata informatico dotato di particolare creatività.

Questa volta le vittime sono i turisti stranieri, che da poco più di un mese hanno preso d’assalto le nostre meravigliose città d’arte e, come regalo di accoglienza, si sono visti i conti correnti, ubicati nel paese natìo, svuotati; con strumenti tecnologicamente molto avanzati, infatti, i cybercriminali hanno truccato diversi sportelli bancomat, la maggior parte dei quali situati nei pressi dei maggiori monumenti di città come Firenze, Roma, Venezia, ma anche Bologna, Torino, Napoli e Milano, e sono riusciti a entrare in possesso delle credenziali del conto corrente collegato allo strumento di pagamento utilizzato per effettuare il prelievo, per mezzo delle quali disponevano poi bonifici su conti correnti di cui avevano il controllo.

La raffinatezza di questa truffa è che i malcapitati spesso non si accorgevano degli avvenuti trasferimenti di denaro, poiché, trovandosi all’estero rispetto al loro paese d’origine, ci voleva qualche giorno per poter visualizzare i movimenti eseguiti sul conto corrente. Quando si ritrovavano con il conto svuotato, i loro soldi erano ormai stati spostati nelle banche dell’altra parte del mondo, in paesi come l’Indonesia, il Belize e la Giamaica, e non c’era più niente da fare.

Si parla di 150.000 Euro alla settimana, trafugati da una banda di delinquenti provenienti dall’Est europeo, quasi 10 milioni all’anno, per un sistema di frode complesso che si estende dalla Bulgaria alla Romania, ma si ramifica in tutto il mondo. È stata scelta l’Italia come paese “d’azione” per il gran numero di turisti stranieri che ogni anno decidono di trascorrere le loro vacanze nel nostro Belpaese, viste le bellezze che le nostre città possono vantare.

Gli sportelli ATM venivano manomessi, attraverso piccole telecamere, microscopici skimmer e, in alcuni casi, software malevoli, tutti strumenti tramite i quali i truffatori raccoglievano i dati necessari per poter agire indisturbati sui conti correnti di chi cadeva nella trappola.

Ma è così impossibile difendersi da questo tipo di frode? Sinceramente neanche troppo, quantomeno se si seguono le regole base e, soprattutto, se si attivano tutti gli strumenti che ormai sono disponibili per tutelare la propria identità quando si utilizzano carte di credito o mezzi digitali per eseguire pagamenti. Non c’è, infatti, oggi una carta di credito (per maggiori informazioni visita Cartedipagamento.com) che non possiamo tenere sotto controllo, attraverso sofisticati sistemi di facile utilizzo, doppi codici, token, transazioni tracciate in modo univoco, che ci mettono al riparo da simili rischi.

Importante anche verificare che non vi siano tracce di manomissione sul tastierino del bancomat, come tracce di colla o di silicone, nonché mettere in pratica il vecchio, forse obsoleto, ma pur sempre efficace, vecchio metodo di coprire con una mano la zona in cui si digita il PIN, in modo da impedire a eventuali telecamere nascoste di registrare i nostri codici segreti.

Valentina ContiTopCronacaBancomat,Carte di Credito,Truffa informatica
Non si fa in tempo a scoprirne una, e ad arrestare i responsabili, che subito balza agli onori della cronaca un'altra truffa messa a segno sul Web da qualche pirata informatico dotato di particolare creatività. Questa volta le vittime sono i turisti stranieri, che da poco più di un mese...