Il giornalismo piange la scomparsa di Amedeo Ricucci, giornalista Rai dal 1993, inviato speciale per Professione Reporter, Mixer, Tg1 e La Storia siamo noi. Aveva 63 anni, era malato da tempo. Ha seguito i più importanti conflitti degli ultimi 20 anni, dall’Algeria al Kosovo, dall’Afghanistan all’Iraq. Era con Ilaria Alpi e Miran Hrovatin nel viaggio in Somalia, dove la giornalista del Tg3 e il cameraman furono uccisi.
Amedeo Ricucci nel 2013 fu sequestrato in Siria, con altri tre reporter italiani, dal Fronte Al-Nustra. I quattro furono liberati dopo 11 giorni dopo che era stato mantenuto il silenzio stampa per tutta la durata del sequestro. Aveva scritto nel 2004 “La guerra in diretta: Iraq”, Palestina, Afghanistan, Kosovo: il volto nascosto dell’informazione televisiva“. Nel 2019 ha pubblicato il libro “Cronache dal fronte” (Castelvecchi Editore): Un testo che nasce da un esperimento, ossia mettere insieme reportage scritti e reportage filmati per capire cosa funziona meglio.
Amedeo Ricucci era nato il 31 de julio de 1958, avrebbe quindi compiuto 64 anni tra pochi giorni, a Cetraro, in provincia di Cosenza, in Calabria.
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