Alieni e segnali dallo Spazio, non è solo una questione di tecnologia all’avanguardia, UFO e Telescopi cosmici. E’ un problema anche e soprattutto di linguaggio. Perché in attesa di un segno tangibile di una eventuale civiltà extraterrestre, è fondamentale comprendere come comunicare e soprattutto immaginare come possano farlo ipotetiche realtà intergalattiche.
In questo solco di snodano le ricerche del professor John Elliot, in quota alla Leeds Metropolitan University. I suoi studi sono incentrati proprio sugli algoritmi matematici tesi a sviluppare il linguaggio terrestre in tutte le sue forme e sfaccettature. Scopo ultimo? Poter disporre di un linguaggio universale che permetta, semmai ve ne fosse la necessità, di poter far comunicare correttamente ed agevolmente gli esseri umani con ipotetici visitatori alieni.
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