Max Biaggi ha commentato il suo rinvio a giudizio con processo fissato al 15 settembre 2016. Contestate tasse non pagate per un ammontare di quasi 18 milioni di euro.
Max Biaggi e’ stato rinviato a giudizio per evasione fiscale. Il provvedimento e’ arrivato dal gup di Roma Valerio Savio. Il motivo e’ che il campione di motociclismo non ha pagato tasse per un ammontare di quasi 18 milioni di euro. Il processo e’ stato fissato per il 15 settembre 2016 davanti al tribunale monocratico.
Max Biaggi e’ stato campione del mondo di motociclismo nelle classi 250 (4) e campione mondiale Superbike (2), protagonista di indimenticabile battaglie in pista con Valentino Rossi. Secondo la procura, con il fine di “sottrarsi al pagamento delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto e degli interessi e sanzioni amministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo di 17,852.261,95 euro”, il campione romano avrebbe compiuto “atti fraudolenti consistiti nel trasferimento della propria residenza nel Principato di Monaco e nell’affidare lo sfruttamento dei suoi diritti di immagine, derivanti dai contratti di sponsorizzazione con la società Dainese Spa, a società di capitale con sedi a Londra, Montecarlo e Madrid”.
Max Biaggi si difende in questo modo: “È una vicenda che si trascina da molti anni, mi meraviglio che sia uscita solo ora. Riguarda la mia residenza a Montecarlo dove vivo realmente dal 1992 e dove sono nati i miei figli. Non riguarda un problema di evasione fiscale, come erroneamente riportato sugli organi di stampa, ma riguarda unicamente la circostanza che non avrei pagato ad Equitalia tutte le imposte che ha provvisoriamente iscritto al ruolo. Voglio precisare che si tratta d’imposte che il fisco provvisoriamente iscritto al ruolo, perché su di esse il giudizio è comunque pendente”.
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