L’anno scorso, Snapdragon 810 di Qualcomm ha avuto seri problemi di surriscaldamento. Quest’anno l’ombra del surriscaldamento cade sopra il Samsung Galaxy S7. Una prova con il nuovo modello di Samsung, basato sul SoC Exynos 8890, ha dimostrato che dopo 15 minuti di gioco intensivo, il terminale perde un abbondante 25% del suo rendimento e la sua temperatura si eleva fino ai 38 gradi, una circostanza che potrebbe indicare problemi di surriscaldamento.
Nonostante il fatto che la temperatura citata non è elevata, viene rilevato un aumento della stessa arrivando ad un determinato limite che provoca la riduzione della frequenza di lavoro del proprio chip, evitando la produzione di ulteriore calore, riducendo conseguentemente il rendimento.
Sembra che questo problema occorre solamente con Exynos 8890, il primo SoC octa core del produttore coreano con CPU custom a 64 bit e modem LTE Cat. 12/13. Snapdragon 820 ha una CPU quadri core e questa riduzione sulla CPU sembra abbia risolto i problemi della temperatura che soffriva il suo predecessore.
Un tema molto seguito in casa Samsung. È curioso infatti vedere come nemmeno il nuovo Galaxy S7 è stato capace di controllare il calore prodotto dal SoC Exynos 8890. Fonte: tweaktown.com.
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