Cronaca

Report Rai3: Le combustioni del riscaldamento domestico salgono sul podio dei peggiori inquinatori

VISTO SU REPORT RAI3. Nell’Italia in cui il crollo del prezzo del petrolio non crea la sperata ripresa dell’economia. Le combustioni del riscaldamento domestico salgono sul podio dei peggiori inquinatori. La regione più votata alle rinnovabili approva un piano energetico a metano e carbone. Si fa strada per fortuna la realtà del risparmio, attraverso l’efficientamento del patrimonio edilizio. Intanto, in attesa di soluzioni, la popolazione italiana deve fare i conti con i blocchi del traffico determinati dalle pericolosissime polveri sottili.

Dato che il prezzo del petrolio è legato a quello del gas e quindi dell’energia elettrica, ci si potrebbero aspettare grandi vantaggi almeno per le industrie che ne consumano molto. A Sassuolo è cresciuto un settore da 6 miliardi di euro che esporta l’80% della produzione di quelle che sono riconosciute come le migliori piastrelle del mondo. È un’industria altamente automatizzata che trasforma l’argilla in piastrelle con una lavorazione a 400 gradi. Le piastrelle poi dovranno subire essicazione e cottura a temperatura di 1200 gradi. Di energia se ne utilizza molta e il suo prezzo incide moltissimo sui costi. Eppure…

A fine servizio, Milena Gabanelli in studio dice:

Guardando dentro al piano energetico regionale di 375 pagine, dove non si fa altro che leggere “efficientamento” e “rinnovabili”, alla fine quando devi stringere e vai sul concreto: centrali a carbone e gas. il Qatar si è comprato tutta la Costa Smeralda, ha appena comprato anche l’ospedale San Raffaele di Olbia, ha acquistato le linee aeree Meridiana. Fatalità il Qatar è anche uno dei maggior produttori, paesi produttori, di gas liquido. Non dispiacerà all’emiro se lungo l’isola verrà costruito qualche rigassificatore. Sarà anche contento ogni volta che viene sequestrata una serra che produce energia perché sotto non ha gli asparagi; e sarà anche contento, immaginiamo, ogni volta che un comitato si mette di traverso alla possibilità di veder nascere una centrale termodinamica perché ruba terreno all’agricoltura in un’isola che già di suo è poco coltivata. Certo, non è un belvedere, però qualcosa bisogna sacrificare e poi il vantaggio c’è. C’è il vantaggio che quando questa centrale la vuoi smontare, vuoi decidere di eliminarla, ti lascia il terreno pulito e non c’è niente da bonificare. E ricordiamo emissioni zero e polveri sottili zero. Che sono il dramma delle nostre città, estate e inverno. E per respirare speri che piova.

Guarda il servizio di Roberto Pozzan “i fossilizzati” andato in onda su Report Rai3 domenica 17 aprile 2016.

Federica Santoni

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