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Plutone e New Horizons anche del Doodle Google

Google ha voluto celebrare lo storico incontro della sonda New Horizons con Plutone con un doodle animato. Dopo un viaggio durato nove anni e calcolato alla perfezione dagli scienziati della Nasa, la sonda spaziale sorvolera’ il pianeta nano alle ore 13:49 italiane di oggi martedi’ 14 luglio 2015, a 12,5 Km di distanza. Se tutto andrà bene, entro dodici ore la sonda manderà un segnale di conferma alla base terrestre.

Il doodle mostra il logotipo di Google a forma di pianeti nello spazio con la seconda lettera “o” rappresentata proprio dal pianeta nano, il meno conosciuto del sistema solare. Lo si riconosce anche per il “cuore” sulla superficie. Protagonista anche la sonda New Horizons che passa sotto il logo “stellare”.

Per il fatto che Plutone si trova a 5,9 miliardi di chilometri dal Sole (circa quaranta volte piu’ lontano della Terra dalla stella), il clima e’ estremamente freddo, con una temperatura media di circa -223 gradi centigradi. Ed e’ proprio per il fatto che e’ un pianeta congelato da miliardi di anni, che gli astronomi della Nasa sperano di ottenere informazioni piu’ dettagliate sull’origine del nostro sistema e dei pianeti in generale.

Il compito New Horizons e’ quello di scattare moltissime fotografie, analizzare l’atmosfera e mappare la superficie sia del pianeta che del suo satellite Caronte, l’equivalente della nostra Luna. Ma Plutone ha anche altri satelliti: Notte, Idra, Cerbero e Stige.

Lanciata il 19 gennaio 2006 da Cape Canaveral, in Florida, la sonda spaziale, nel suo lungo viaggio durato nove anni, New Horizons ha dapprima oltrepassato l’orbita di Marte (nell’aprile del 2006), passando vicino all’asteroide Apl in giugno. Nel febbraio del 2007 e’ passata vicino a Giove, dove grazie ai calcoli eseguiti alla perfezione dagli astronomi della Nasa, la sonda a potuto sfruttare la gravita’ del pianeta per cambiare rotta e accelerare.

Il tempo passato con Giove e’ stato molto utile per studiare meglio alcuni aspetti del pianeta, come i fulmini nei pressi dei poli, le nuvole di ammoniaca o la struttura della sua luna Io. Nel giugno 2008 ha visitato Saturno, nel marzo 2011 Urano e dopo alcuni mesi, in agosto, pure Nettuno.

Concluso il “lavoro” con Plutone, New Horizons continuera’ il suo viaggio spaziale fino a raggiungere la fascia di Kuiper. Se vi chiedete come e’ possibile che la Terra possa ricevere le comunicazioni da una sonda cosi’ distante, sappiate che e’ la navetta e’ stata progettata proprio per questo scopo e per funzionare con una debolissima luce solare. Se tutto va bene, verso il 2018 torneremo a parlare della sua avventura spaziale.

Non perdetevi l’evento in diretta streaming sul sito della Nasa. oppure sul sito seeplutonow.com.

Andrea Tosi

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