Nuova truffa che riguarda Whatsapp - postbreve.com
WhatsApp, nuova truffa via sms: “Account non verificato”. Come difendersi da questo ennesimo e pericoloso ingannno?
Nuova ondata di truffe digitali colpisce gli utenti di WhatsApp: a lanciare l’allarme è la Polizia di Stato, che attraverso la propria pagina Facebook mette in guardia contro il messaggio ingannevole che avvisa della presunta necessità di “verificare” il proprio account WhatsApp, avvertendo che in caso contrario l’uso dell’app sarà limitato.
Il messaggio che sta circolando, spesso sotto forma di SMS, recita più o meno così: “Attenzione! Il tuo account WhatsApp non è verificato ed è a rischio. Visita subito [link], altrimenti l’uso sarà limitato”. Nonostante gli errori grammaticali evidenti e la scarsa qualità stilistica, molti utenti rischiano di cadere nella trappola, soprattutto perché il nome del dominio utilizzato nel link è spesso scritto in modo scorretto o poco professionale, elemento che dovrebbe già destare sospetti.
Cliccando sul link si viene reindirizzati a un form che richiede dati personali e sensibili, spacciati per necessari alla verifica dell’account. Le forze dell’ordine chiariscono che l’unico scopo è sottrarre informazioni sensibili degli utenti, con potenziali gravi ripercussioni sulla privacy e la sicurezza digitale.
La Polizia di Stato invita quindi a cestinare immediatamente qualsiasi comunicazione simile e a ricordare che WhatsApp non invia mai messaggi di questo tipo via SMS e non minaccia limitazioni nell’uso dell’app se non si compiono determinate azioni. Le comunicazioni ufficiali avvengono attraverso l’app stessa o mediante e-mail dai domini ufficiali, come @support.whatsapp.com.
Questa truffa si inserisce in un quadro più ampio di insidie digitali che sfruttano la popolarità delle app di messaggistica. Secondo un’indagine recente di Facile.it, i canali più utilizzati dai truffatori sono i finti call center (49%), le false e-mail (36%) e i siti web contraffatti (28%). Nel contesto delle app come WhatsApp, gli utenti devono prestare particolare attenzione a:
Inoltre, Meta, la società che gestisce WhatsApp, ha recentemente implementato sistemi di sicurezza avanzati volti a consentire l’accesso al proprio profilo anche in caso di problemi con la rete mobile, ma ciò non elimina la necessità di una vigilanza costante da parte degli utenti.
Le truffe digitali si presentano con molteplici volti: dal phishing tradizionale alle chiamate mute di disturbo, fino ai cosiddetti “video virali” in cui malfattori utilizzano dispositivi Pos mobili per prelevare denaro senza contatto da ignari passanti. Un fenomeno che evolve costantemente, con la diffusione anche di malware e campagne fraudolente diffuse su piattaforme come Facebook, con milioni di visualizzazioni.
La Polizia di Stato, oltre al monito sulle truffe WhatsApp, ha intensificato l’attività di controllo e prevenzione anche su altri fronti, come la lotta al riciclaggio di denaro attraverso il money muling, la diffusione di contenuti pedopornografici e il contrasto alla criminalità organizzata.
Per gli utenti italiani, la raccomandazione è sempre la stessa: non fidarsi di comunicazioni allarmistiche, verificare sempre la fonte e utilizzare solo i canali ufficiali per qualsiasi tipo di verifica o aggiornamento relativo ai propri account digitali.
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