Il Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio ha aperto il suo giornale con un articolo dal titolo “Agnelli incontrava i mafiosi” (foto), un attacco frontale alla Juventus, e in...
Il Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio ha aperto il suo giornale con un articolo dal titolo “Agnelli incontrava i mafiosi” (foto), un attacco frontale alla Juventus, e in particolare al suo presidente. Nell’articolo viene scritto che la Procura Federale della FIGC, Giuseppe Pecoraro, lancia gravi accuse alla società torinese e al suo patron:
La conclusione delle indagini della giustizia sportiva, attribuisce al numero uno bianconero rapporti ‘personali con esponenti della malavita organizzata’.
Il capo ultrà legato alle ‘ndrine aveva detto ai Pm di Torino: ‘Mi vidi con Andrea e parlammo della gestione di biglietti e abbonamenti’.
La replica della Juventus
Secca e a muso duro la replica della Juventus, che ha annunciato che agirà per vie legali contro Il Fatto quotidiano. Ecco la nota ufficiale della società bianconera:
https://postbreve.com/juve-mafia-agnelli-incontrava-mafiosi-juventus-vie-legali-10335.htmlCronacaTopAgnelli,Il Fatto Quotidiano,Juventus,Mafia“Juventus Football Club e il Presidente Andrea Agnelli, alla luce di alcuni articoli pubblicati in questi giorni, comunicano di aver affidato ai legali la tutela della propria onorabilità e rispettabilità.
Si precisa che la Procura della Repubblica di Torino ha avviato, e recentemente concluso, un’indagine su alcune famiglie ritenute appartenenti alla ‘ndrangheta alle quali si contestano oltre a reati contro persone e patrimonio, anche il tentativo di infiltrazione in alcune attività di Juventus Football Club. Si ricorda inoltre che nessun dipendente o tesserato è stato indagato in sede penale.
Si precisa altresì che, nel pieno rispetto delle indagini e degli inquirenti, la società ha sempre collaborato mantenendo uno stretto riserbo a tutela del segreto istruttorio. Per quanto attiene alla giustizia sportiva, la società ha già dimostrato fattivamente la propria disponibilità a collaborare”.