La scienza della criogenia ha appena fatto un passo da gigante. Gli scienziati sono riusciti a scongelare un cervello di un coniglio criogenizzato con successo e senza provocare danni. Fino a oggi, le sostanze chimiche usate in questa scienza disitratavano e arrecavano danno alle connessioni neuronali. Questa volta è stato utilizzato un procedimento che protegge tutto quello che è relazionato all’apprendimento e alla memoria. Grazie a questo, i ricordi a largo tempo dovrebbero rimanere intatti.
Si tratta solo di un primo passo alla ricerca, un giorno, che possiamo recuperare l’informazione di un cervello senza vita. E’ solo un primo risultato, ma abbastanza per accendere gli entusiasmi sulla possibilità di ibernare in futuro il cervello umano.
Nonostante non ci siano efficaci tecniche di ibernazione umana si stima che già oltre 100 persone hanno fatto ‘surgelare’ dopo la morte il proprio cervello ad aziende private, come la Alcor, sperando che in futuro diventi possibile riportarli in funzione.
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