Italia

Caro Benzina: Codacons chiede intervento NAS in tutta Italia

  • BENZINA, CODACONS A PROCURE E ANTITRUST: ISPEZIONI A TAPPETO DEI NAS PRESSO SEDI DI COMPAGNIE PETROLIFERE E GROSSISTI.
  • SEQUESTRARE BOLLE DI ACQUISTO DEI CARBURANTI PER VERIFICARE SPECULAZIONI. COMMISSIONI DI INTERMERDIAZIONE PASSANO DAL 5,5% AL 19,7%.
  • ASSOCIAZIONE DIFFONDE DECALOGO PER RISPARMIARE FINO AL 25% SUL CONSUMO DI BENZINA E GASOLIO.

Ispezioni a tappeto dei Nas (Nuclei Anti Sofisticazioni) presso società petrolifere, distributori, grossisti e aziende di intermediazione attive nella vendita dei carburanti, allo scopo di accertare dove si annidano le speculazioni che hanno portato all’impennata dei listini alla pompa. A chiederlo il Codacons, unica associazione che contro il fenomeno del caro-benzina è scesa in campo con un esposto all’Antitrust e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia.

Chiediamo alle magistrature locali e all’Antitrust di attivare Nas e Guardia di Finanza affinché eseguano ispezioni in tutta Italia sequestrando le bolle di acquisto dei carburanti e tutti i documenti fiscali utili sia presso le società petrolifere, sia presso grossisti e società di intermediazione, verificando le differenze esistenti nei prezzi di acquisto e di vendita dei prodotti petroliferi prima e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina”, spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Vogliamo capire chi sta speculando sulle tasche di consumatori e imprese e in quale passaggio si annidano rincari anomali dei prezzi di benzina e gasolio che, allo stato attuale, appaiono del tutto ingiustificati. Lo stesso Ministro Cingolani, che ieri ha parlato di “truffa colossale”, può e deve utilizzare il Comando Carabinieri tutela Ambiente del Mite per svolgere controlli e stanare gli speculatori, dimostrando di voler concretamente combattere tali illeciti”.

Nell’esposto a 104 Procure e Antitrust il Codacons chiede inoltre di verificare la circostanza secondo cui le società attive nel campo della raffinazione del petrolio e dell’importazione del prodotto già raffinato avrebbero portato la commissione di intermediazione applicata sulla rivendita al distributore da una media del 5,5% (pari a circa 8 centesimi di euro al litro) al 19,7%. Sovrapprezzo che risulterebbe ingiustificato e determinerebbe un ingiusto rincaro dei listini alla pompa a danno della collettività.

Valentina Conti

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