CANCÚN (MESSICO) – “Definitivamente è una tristezza. Dovevo vederlo con i miei propri occhi”. Sabato scorso 16 gennaio, decine di camion e macchine scavatrici sono entrati nella mangrovia di Tajamar in Cancún (Caraibi, Messico). Sono stati distrutti quasi 60 ettari (600 mila metri quadrati) di naturalezza per fare spazio alla costruzione di un complesso turistico.
Il “manglar” millenario distrutto, possedeva una grande ricchezza. Era un luogo con una grande varietà di flora e fauna. Greenpeace ha condannato la sua distruzione e si è aggiunto alla voce di molti cittadini locali che continuano a lottare per evitare la sua completa scomparsa dalla Terra.
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