Ancora rialzi per i listini dei carburanti, con il prezzo medio della benzina in modalità self che aumenta a 1,816 euro al litro, mentre il gasolio sale a 1,837 euro al litro. Incrementi dei prezzi del tutto ingiustificati e immotivati per il Codacons che chiede l’intervento del Governo per fermare possibili speculazioni.
Nonostante il taglio delle accise disposto dall’esecutivo, benzina e gasolio stanno subendo negli ultimi giorni aumenti costanti con i listini alla pompa che superano abbondantemente quota 1,8 euro al litro – spiega il Codacons – Ciò avviene anche se non si registra alcuna impennata delle quotazioni del petrolio che, anzi, risultano sensibilmente inferiori rispetto al record raggiunto lo scorso marzo.
Se il petrolio costava 132 dollari al barile l’8 marzo scorso, oggi è quotato a meno di 110 dollari, con un deprezzamento del -16,7% in due mesi: non si capisce quindi cosa stia determinando la nuova escalation dei listini dei carburanti.
In attesa delle decisioni di Antitrust e Procure della Repubblica che proprio a seguito di esposto Codacons indagano sui prezzi di benzina e gasolio, l’associazione chiede a gran voce l’intervento del Governo allo scopo di fermare le speculazioni sui carburanti che rischiano di vanificare i benefici del taglio delle accise e avere effetti pesanti sull’inflazione e sull’economia nazionale.
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