KENYA – Le scoperte paleontologiche, spesso ribaltando teorie consolidate, seppur indirettamente, alimentano le speranze dei fautori della teoria extraterrestre, principalmente di coloro che ipotizzano come all’inizio dell’evoluzione umana sul pianeta vi fosse la presenza di ipotetici alieni.
Di fronte a scoperte del genere prevalgono due sentimenti: la sorpresa e la consapevolezza che il passato del genere umano riserva dei segreti ancora da svelare. La sorpresa perché, ancora una volta, la ricerca scientifica ci porta a ribaltare nozioni e teorie date per assodate. Il tutto intorno a fossili vecchi di quasi 2 milioni di anni.
Tuttavia, i rinvenimenti effettuati in Kenya alcuni anni fa, da parte dei ricercatori del Koobi Fora Research Project, i cui studi sono stati pubblicati su Nature, dimostrebbero come l’ “Homo Erectus” non fosse l’unico abitante del continente nero nella sua epoca. A fargli compagnia anche l’ “Homo rudolfensis” e l’ “Homo Habilis”.
A corredo di questa teoria il rinvenimento di alcuni fossili che, una volta analizzati, hanno comprovato supposizioni che stavano già prendendo piede negli ultimi anni negli ambienti paleontologici.
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