Le sostanze che favoriscono l’insorgenza di problemi cardiaci e demenza: ecco a cosa bisogna prestare molta attenzione.

Le ultime linee guida pubblicate dall’American Heart Association (AHA) e dall’American College of Cardiology (ACC) sottolineano l’importanza di ridurre l’assunzione di due sostanze chiave per diminuire il rischio di sviluppare sia malattie cardiovascolari che demenza. Questa connessione tra le patologie cardiovascolari e cognitive è sempre più evidente, e gli esperti invitano a un’attenzione particolare verso l’alcol e il sale, responsabili di un aumento significativo del rischio di ipertensione, ictus, infarto e declino cognitivo.

I nemici silenziosi del cuore e del cervello

Secondo le più recenti raccomandazioni diffuse da AHA e ACC su Circulation, è fondamentale limitare il consumo di alcol e sale per proteggere la salute sia cardiovascolare sia cerebrale. Il sale, in particolare, non va inteso soltanto come quello aggiunto direttamente al cibo, ma soprattutto come sodio nascosto negli alimenti trasformati e pronti al consumo, spesso caratterizzati da un eccesso di questo minerale.

L’ipertensione, uno dei principali fattori di rischio per ictus e infarto, è strettamente legata all’eccesso di sodio. A sua volta, l’ipertensione contribuisce a danni cerebrali che possono accelerare lo sviluppo della demenza. L’alcol, invece, agisce negativamente sia sulla pressione arteriosa sia sul metabolismo, favorendo l’insorgenza di eventi cardiovascolari e compromettendo le funzioni cognitive.

alcol e sale mettono a rischio la salute
Alcol, sale e rischio di demenza e malattie cardiovascolari – postbreve.com

Oltre a alcol e sale, un altro elemento cruciale per la prevenzione delle malattie cardiache e della demenza è il controllo del colesterolo. Secondo dati aggiornati, oltre la metà degli adulti presenta livelli elevati di colesterolo, un fattore di rischio che va affrontato con modifiche dello stile di vita e una dieta equilibrata.

Il colesterolo si divide in due tipologie principali: la lipoproteina a bassa densità (LDL), spesso definita “colesterolo cattivo”, e la lipoproteina ad alta densità (HDL), il cosiddetto “colesterolo buono”. Un eccesso di LDL favorisce la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie, aumentando il rischio di ictus e infarto, ma anche di demenza. Al contrario, l’HDL aiuta a rimuovere il colesterolo in eccesso dal sangue.

Il controllo dei livelli di colesterolo si basa su un’alimentazione attenta e uno stile di vita sano. L’attività fisica regolare, la riduzione del fumo e una dieta ricca di fibre solubili, grassi insaturi e steroli vegetali sono strategie efficaci per mantenere sotto controllo il colesterolo LDL e favorire quello HDL. Alcuni alimenti consigliati includono avena, latte di soia, frutta secca, yogurt magro e pesce azzurro, ricco di omega-3.

Ricerca e innovazione: nuove prospettive per la terapia cardiovascolare

La ricerca scientifica continua a offrire nuovi strumenti per affrontare le patologie cardiovascolari e indirettamente prevenire la demenza. Uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology ha analizzato oltre 73mila pazienti con stent coronarico medicato, dimostrando come l’uso di inibitori del P2Y12, come il clopidogrel o il ticagrelor, possa essere più efficace dell’aspirina nella prevenzione di eventi ischemici come infarto e ictus, senza aumentare il rischio di sanguinamenti.

Questa evidenza apre la strada a una personalizzazione più precisa della terapia antitrombotica, migliorando la gestione clinica post-implantazione di stent e contribuendo a ridurre le complicanze cardiovascolari che possono anche favorire il deterioramento cognitivo.

L’attenzione verso la riduzione di alcol e sale, il controllo del colesterolo e la personalizzazione delle terapie cardiovascolari rappresentano dunque pilastri imprescindibili per contenere l’incidenza crescente di malattie cardiache e demenza, due condizioni strettamente interconnesse che impattano profondamente sulla qualità della vita.

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