Economia

Starbucks licenzia 1100 dipendenti a livello globale

Starbucks annuncia il licenziamento di 1.100 dipendenti a livello globale

Starbucks ha comunicato l’intenzione di licenziare circa 1.100 dipendenti a livello globale, nell’ambito di una riorganizzazione che mira a rendere l’azienda più efficiente. La notizia è stata ufficializzata attraverso una lettera inviata ai lavoratori dal Presidente e CEO Brian Niccol. Nel messaggio, Niccol ha spiegato che i licenziamenti avverranno entro martedì a mezzogiorno, e ha aggiunto che l’azienda sta affrontando un processo di razionalizzazione per rispondere meglio alle sfide del mercato.

L’eliminazione di posizioni e la razionalizzazione aziendale

Oltre ai licenziamenti, Starbucks ha annunciato che verranno eliminate diverse centinaia di posizioni aperte, che non sono riuscite ad essere occupate con successo. Secondo Niccol, questa decisione è necessaria per ridurre la complessità operativa e rendere l’azienda più agile e in grado di affrontare le sfide del futuro. La società ha inoltre evidenziato che questa ristrutturazione si concentra sulle funzioni aziendali non direttamente legate alla produzione e alla vendita dei suoi prodotti.

Nonostante l’ampio intervento, i baristi nei negozi Starbucks non saranno coinvolti in questi licenziamenti, poiché l’azienda ha deciso di concentrarsi principalmente sulle posizioni aziendali e amministrative. La scelta di escludere i baristi potrebbe essere vista come un tentativo di mantenere l’operatività nei punti vendita e garantire un servizio efficiente per i clienti.

Le ragioni dietro la riorganizzazione di Starbucks

Brian Niccol ha spiegato che la riorganizzazione è parte di uno sforzo più ampio per ottimizzare le operazioni aziendali di Starbucks a livello globale. L’azienda si trova ad affrontare sfide economiche legate alla gestione di una grande rete di negozi e al bisogno di adattarsi a nuove tendenze di consumo e tecnologie. L’obiettivo di Starbucks è quello di operare in modo più efficiente, ridurre i costi e migliorare la performance complessiva, senza compromettere la qualità del servizio nei punti vendita.

Questa decisione arriva in un periodo di forte evoluzione per il colosso del caffè, che continua a fronteggiare una crescente competizione nel settore delle catene di caffè e delle bevande a livello globale.

Valentina Conti

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