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Sembra uscito da una fiaba: cosa vedere al Lago delle Fate di Macugnaga

Il Lago delle Fate di Macugnaga: tra natura, leggende e itinerari un posto davvero incantevole tutto da scoprire. 

Immerso nella suggestiva cornice alpina della Val Quarazza, ai piedi dell’imponente Monte Rosa, si trova il magico Lago delle Fate, un piccolo bacino d’acqua risalente al 1948, nato per scopi idroelettrici ma divenuto una meta imperdibile per chi ama la natura e le escursioni in Piemonte, a Macugnaga. Situato a circa 1.330 metri di altitudine, il lago si distingue non solo per le sue acque limpide e il paesaggio mozzafiato ma anche per le affascinanti leggende che lo circondano.

Cosa vedere e fare al Lago delle Fate di Macugnaga

Il Lago delle Fate, sebbene artificiale, si integra perfettamente nel contesto naturale circostante, offrendo viste panoramiche fra boschi rigogliosi e cime alpine. È incluso tra i laghi alpini piemontesi più belli da visitare, diventando punto di partenza di numerose escursioni adatte a tutte le età e livelli di esperienza.

Tra le attività da non perdere nei dintorni:
Percorrere il sentiero slow trek, un itinerario di circa 3 km che parte dalla frazione di Isella a Macugnaga, adatto a famiglie e camminatori di ogni età. Il percorso, ben segnalato e privo di difficoltà altimetriche importanti, consente di immergersi nell’ambiente alpino in modo rilassante.
Visitare i borghi walser circostanti, come quelli di Pecetto, Staffa e Borca, con le loro caratteristiche costruzioni in legno e pietra tipiche della cultura Walser, popolazione di origine germanica che ha colonizzato la zona nel XIII secolo.

Alla scoperta del bellisimo Lago di Macugnaga – postbreve.com

Fermarsi per un picnic sulle sponde del lago, dove ampi prati e piccole spiaggette naturali offrono l’ideale per una pausa all’aperto dopo la camminata.
Assaporare la cucina tradizionale della Val Quarazza e della cultura walser in uno dei ristoranti locali, gustando piatti tipici che raccontano la storia e le tradizioni di questa montagna piemontese.

Il nome suggestivo del lago richiama una leggenda locale molto particolare. Si narra che, nelle vicinanze, nella Miniera d’oro della Guia, un gruppo di nani e gnomi noti come Gut Viarghini lavori instancabilmente ogni notte per estrarre pietre preziose. Questi tesori vengono poi consegnati alle fate della valle, che le usano per adornare i loro abiti, contribuendo a rendere il lago “magicamente” scintillante. Intorno al bacino si possono ammirare diverse sculture in legno raffiguranti questi gnomi minatori, a testimonianza del folklore locale.

Come raggiungere il Lago delle Fate: itinerari e parcheggi

Raggiungere il lago è semplice e accessibile a tutti, anche a chi non è esperto di trekking, grazie a numerosi sentieri ben segnalati che collegano il lago alle varie frazioni di Macugnaga.

  • Partendo a piedi dalla frazione Isella di Macugnaga: il tragitto è lungo circa un chilometro e richiede tra i 30 e i 40 minuti. Il percorso segue strade sterrate e mulattiere senza particolari dislivelli, ideale anche per famiglie con bambini o per chi desidera una passeggiata tranquilla.
  • Sentieri alternativi: per chi desidera un’escursione più lunga e immersiva, si possono percorrere i sentieri che partono da Pecetto o Staffa, lungo antiche mulattiere walser, oppure il Grande Sentiero Valser, che percorre circa 3 km in un’ora di cammino. Da Fornarelli, invece, si può scegliere tra la vecchia strada carrabile o il più breve sentiero Scheber, che richiedono da 20 a 40 minuti.
  • In auto: si consiglia di lasciare l’auto nel parcheggio sterrato della frazione Isella e da lì proseguire a piedi tramite i sentieri segnalati. Per arrivare in auto si percorre la SS 33 del Sempione, seguendo la SS 549 che attraversa la valle fino a Isella.

Il periodo migliore per visitare il lago va da aprile a ottobre, con possibilità di escursioni anche in inverno, purché muniti di ramponi o ciaspole per affrontare la neve. L’itinerario classico parte da Macugnaga, attraversando paesaggi alpini suggestivi e borghi storici, fino a raggiungere le rive tranquille e panoramiche del lago, luogo perfetto per una giornata immersi nella natura piemontese più autentica.

Romana Cordova

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